Robottoni e FROM SOFTWARE
Dopo anni di assenza dalle scene (l'ultimo capitolo era datato 2012) la serie
ARMORED CORE torna sui nostri schermi e lo fa con una
FROM SOFTWARE completamente diversa rispetto a quella dell'ultimo capitolo della storica casa. Oggi siamo qui per parlarvi di
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON ultimo titolo sviluppato dalla software house giapponese resa famosa dai Souls che torna sui nostri schermi dopo l'incredibile successo di
ELDEN RING (vi invitiamo a
leggere la nostra recensione se non sapete di cosa stiamo parlando). Pubblicato da
BANDAI Namco e disponibile da pochi giorni su
PC e
console,
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON ha definito un vero e proprio cambio di passo nella serie ma andiamo con calma e procediamo nella
recensione di ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON per PC che abbiamo preparato per voi dopo una lunga sessione di test grazie ad un codice fornitoci dal publisher.
La trama di ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON
Iniziamo parlando della
trama di ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON trama che abbandona la linea temporale dei precedenti capitoli e ne inizia una nuova. Via quindi anche dal pianeta Terra che tanto ha fatto per i primi cinque capitoli della saga: ora il protagonista è
Rubicon 3, un pianeta remoto divenuto estremamente importante per la presenza, sulla sua superficie, del
Coral una materia dalle caratteristiche uniche e innovative. Il Coral è infatti un materiale estremamente versatile che si presta ad essere utilizzato per i più disparati usi da: da carburante ad esplosivo.
Inutile dire che una tale scoperta ha reso il nuovo pianeta uno dei posti più importanti e attrattivi dell'intera galassia. Se per l'uomo la raccolta del Coral rappresenta unicamente una nuova e futuristica "Corsa all'oro" per gli indigeni le cose sono decisamente diverse visto che questi ultimi attribuiscono alla sostanza una sorta di potere divino. Inutile dire che la differente visione tra
Rubiconiani e l'
uomo ha scatenato una guerra devastante che ha letteralmente mandato in fiammo l'intero pianeta. Il risultato della guerra fu, di fatto, la distruzione dell'intero ecosistema di Rubicon 3 oltre alla completa perdita di tutto il Coral presente sul pianeta: terminati i
Bagliori di Ibis (così fu chiamata l'apocalisse di Rubicon 3) del pianeta non si seppe più nulla almeno fino all'inizio della nostra avventura perchè
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON inizia proprio 500 anni dopo gli eventi che vi abbiamo appena raccontato quando il Coral è tornato (misteriosamente) a riemergere sulla superficie del pianeta.
Nel titolo
FROM SOFTWARE e
BANDAI Namco vestiamo i panni di
C4-621, un mercenario geneticamente modificato assoldato per estrarre infiltrarsi tra i mercenari presenti sul pianeta e scoprire di più sulla preziosa materia. Non siamo però dei mercenari qualunque ma sia dei provetti piloti degli Armored Core, degli speciali mech in grado di potenziarsi e modificare la propria struttura, perfetti in situazione di combattimento. Non andremo oltre nel raccontarvi la storia perchè non vogliamo in nessun modo inciampare in involontari spoiler. Sappiate però che l'
intreccio narrativo di ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON è ben strutturato e che vi serviranno ben tre run per poter avere la reale visione degli eventi raccontati nel gioco. Infine vi farà piacere sapere che
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON è localizzato in italiano e che la localizzazione è anche di ottima qualità.
Il gameplay di ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON
Ed eccoci a parlare di quello che forse è l'elemento che più interessa gli appassionati di action perchè, inutile girarci tanto intorno, quando si parla di FROM SOFTWARE le aspettative sono sempre molto alte e quando c'è poi di mezzo una serie storica come questa è lecito sapere come sono state fatte le cose. Togliamo subito l'alone di mistero:
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON è dannatamente divertente e lo sviluppatore giapponese è riuscito nel difficile intento di produrre un titolo che fosse al contempo legato alla saga e l'apripista per una nuova stagione della serie. Cominciamo a parlare della struttura ludica:
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON è un
action 3D strutturato per livelli: non avete quindi a che fare con un open world ne con livelli organizzati per macro aree ma vi dovete invece confrontare con una serie di aree ben definite che delimitano, di fatto, le varie missioni che vi vengono affidate.
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON è un titolo divertente e sfidante che sa accontentare sia i fan di vecchia data che i nuovi giocatori
Se avete già giocato a precedenti titoli della serie sarete probabilmente abituati a missioni mordi e fuggi, molto rapide e dalla durata abbastanza scarsa:
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON cambia le carte in tavola e propone missioni più stratificate e con una durata maggiore che cercano di immergere il giocatore nel mondo di gioco in modo più convincente. I compiti che siete chiamati a svolgere sono dei più disparati ma, per aumentare ulteriormente la varietà tra un incarico e l'altro, sono presenti delle specie di arene con cui dovrete confrontarvi con altri mech ed è proprio in questi contesti che potrete anche modificare la struttura del vostro robottone e provare nuovi sistemi distruttivi.
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON è un vero figlio della "nuova"
FROM SOFTWARE e questo si nota da tante piccole (e meno piccole) cose: il nuovo arrivato nella serie infatti ha recuperato contaminazioni da altre produzioni della software house, l'esempio più eclatante è forse il sistema per cui, esattamente come in
SEKIRO (date una letta alla nostra
recensione di SEKIRO: Shadows Die Twice per approfondire) non avrete modo di acquisire esperienza e diventare più forti distruggendo i nemici ma per diventare più forti dovete necessariamente migliorare voi e trovare la giusta chiave per buttare giù il maledetto boss che non ne vuole sapere di esser fatto fuori. Questo significa che dovrete provare e riprovare varie configurazioni, impegnarvi e tentare per passare da quei punti che sembrano (a prima vista) davvero insuperabili).
Abbiamo giocato a ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON su Steam Deck e abbiamo trovato la produzione FROM SOFTWARE perfetta per la portatile di casa Valve, sia per quanto riguarda la risposta ai comandi che per quello che concerne l'ottimizzazione tecnica, ma di questo ne parliamo tra pochissimo.
Prima di parlare di arte e tecnica però conviene aprire una piccola parentesi su uno degli elementi più importanti del gioco (nonchè vero e proprio tratto distintivo della serie) e cioè la personalizzazione e la customizzazione del mech.
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON vi permette infatti di modificare continuamente il vostro robottone adattandolo alle esigenze del campo di battaglia o della particolare missione: potrete montare lanciarazzi di vario tipo, adottare nuovi equipaggiamenti e rendere quindi il vostro mech la vera macchina della morte per quella specifica occasione. Questa è forse la parte più ostica per i neofiti perchè non è sempre chiaro riuscire a comprendere fin da subito il template più adatto per affrontare la missione.
L'arte e la tecnica di ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON
Ci aspettavamo molto dal punto di vista estetico e artistico della produzione e, anche sotto questo punto di vista, ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON non ha assolutamente deluso le nostre (
alte ndr) aspettative.
ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON è dannatamente bello da vedere e sa offrire colpi di stile geniali oltre ad un'estetica ispirata e decadente tipica di
FROM SOFTWARE. Il nostro terrore (prima di provare il titolo) era che la software house giapponese non riuscisse a declinare quella sua particolare art direction in un contesto non fantasy e invece ci siamo sbagliati: Yamamura è riuscito a rendere il nuovo ARMORED CORE bello da vedere e coerente con la serie (pur iniziando un nuovo corso).
Abbiamo giocato a ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON su Steam Deck e siamo rimasti increduli di come, appena avviato e senza modificare praticamente alcuna impostazione il titolo girasse fluido con una grafica decisamente buona. Probabilmente
FROM SOFTWARE si è "fatta le ossa" con ELDEN RING e con l'ottimizzazione per la portatile di casa Valve e i risultati si vedono. Non abbiamo inoltre incontrato bug o problemi bloccanti che ci impedissero di proseguire nell'avventura.
Ottima anche la colonna sonora e, più in in generale, tutta la componente sonora della produzione dal doppiaggio (eccellente) fino agli effetti sonori.