Recensione Armello - La guerra in un mondo da Fiaba

Armello

League Of Geeks | League Of Geeks

C’era una volta, un regno di animali che vivevano in pace...

Cosa succede se uniamo fiabe, animali, un regno fatato e una calamità pronta a divorare le anime di chi vi abita? La risposta a questa domanda è sicuramente: “Ne esce un bel gioco!” ed infatti è proprio così Armello è davvero un gran bel titolo, ma seguiteci così potrete scoprirne il perché!
 

La trama di Armello

C’è stato un tempo in cui il regno di Armello era percorso da guerra intestine che distruggevano e deturpavano il regno stesso e i suoi abitanti. C’è stato un tempo in cui i clan erano sempre in lotta, gli uni contro gli altri e la parola “pace” era pura utopia. Poi il Wyld riportò la pace, una forza serena che riunì sotto lo stesso vessillo tutti gli animali. Guidati dal Re Leone il regno visse una nuova era di pace e prosperità ma tutto stava per cambiare.

Un giorno di inverno come tanti altri arrivò qualcosa che cambiò per sempre il destino di Armello: la Putrefazione. Questa piaga riuscì a corrompere il Wyld e plagiò la mente degli animali e del Re Leone su tutti rendendolo un re folle e dando ad Armello un futuro fatto di guerre e carestie. Questa è l’introduzione che ci porta nel regno di Armello, la nostra avventura inizia proprio così: con i capi clan che cercano di riorganizzarsi per mettere fine alla Putrefazione e al male che essa ha portato.
 
Il nostro obiettivo sarà quello di mettere fine al regno del Re Leone e alla Putrefazione per riportare la pace nel regno e tornare ad un periodo di serenità e tranquillità. 

Il gameplay di Armello

La caratteristica principale di Armello è che è difficile identificare un unico genere di appartenenza: il titolo dei ragazzi di League of Geeks è infatti un riuscito mix di generi diversi. In Armello ritroviamo elementi degli strategici a turni, un pizzico di RPG, un cometa system basato sula lancio di dadi e delle carte da utilizzare per cambiare le sorti della partita e non solo. Possiamo dirlo subito e svelare il “mistero”, il mix è perfettamente riuscito e Armello riesce ad essere bilanciato e divertente oltre al fatto che le varie componenti si amalgamano perfettamente tra loro. Il gioco offre un corposo tutorial che introduce le meccaniche di gioco ma anziché mostrare noiosi video a schermo è strutturato per essere parte integrante del gioco stesso, la prima serie di missioni è infatti strutturata per far apprendere al giocatore le meccaniche base del titolo. Ci troviamo così ad impersonare i vari clan mentre la voce guida e il gioco stesso ci spiegano i meccanismi che regolano il mondo di Armello.

Il cuore di Armello è dato dalle varie missioni che ci vengono proposte, prima di scendere in campo dobbiamo scegliere il nostro eroe tra gli otto disponibili. Ogni eroe ha caratteristiche uniche e peculiari che lo rendono diverso dagli altri. Ogni eroe può contare su valori diversi delle quattro caratteristiche base: Combattimento, Corpo, Spirito e Ingegno, ognuna di esse influenza il nostro approccio al titolo, se desideriamo impostare una partita sulla fora bruta e su una vittoria per uccisione del Re forse questa è la caratteristica che più si addice al nostro modo di giocare. Se invece preferiamo puntare sul Corpo il nostro eroe avrà più punti vita, lo Spirito ci aiuta nel lancio e nella potenza degli incantesimi e così via. Nel corso delle nostre partite possiamo mettere le mani su equipaggiamenti che possono incrementare e modificare le caratteristiche dell’eroe permettendoci di cambiare strategia in corso d’opera. Il grosso del titolo si svolge sulla mappa (rigorosamente a tasselli esagonali) dove dobbiamo muovere il nostro personaggio per portarlo al cospetto del Re e porre fine alla sua tirannia. In questo frangente Armello si comporta come un egregio titolo di strategia a turni, ogni singolo elemento che compone la mappa può dare bonus o malus al nostro eroe, le foreste ci garantiscono, ad esempio, invisibilità mentre le paludi ci danneggiano.

Muoversi in modo efficace sulla mappa può garantirci un vantaggio tattico non indifferente. Non appena ci muoveremo su una casella adiacente a quella occupata da un nemico partirà lo scontro con lo stesso, in questo frangente Armeno si trasforma in uno scontro “all’ultimo dado” dove un lancio di dadi da ambo le parti indicherà i colpi a segno, quelli parati e quelli bonus. L’ultimo elemento di gameplay che ci resta da discutere è l’utilizzo delle carte. Alla fine di ogni turno infatti riceveremo una carta per ogni punto ingegno, le carte ci permettono di effettuare azioni extra come lanciare magie o ricevere equipaggiamenti e il loro utilizzo potrebbe cambiare le sorti della partita. Eliminare il Re non è l’unico modo di portare a casa la vittoria in Armello, possiamo infatti vincere la partita trovando le pietre rare o facendo terminare i turni in modo che il Re torni sano di mente ecc. Anche il modo in cui vogliamo vincere la partita farà parte della nostra strategia, un po’ come succede con i Civilization.

L’Arte e la tecnica di Armello

Armello è visivamente sublime. La direzione artistica del titolo è di sicuro impatto così come la cura dei dettagli che il team di sviluppo ha saputo infondere nel titolo. I ragazzi di League Of Geeks hanno infuso una grande cura nella loro opera e questo si vede dagli artwork sulle carte, dal design dei personaggi e protagonisti e dal colpo d’occhio che la mappa di gioco riesce a dare.

E il risultato, sopratutto sulla mappa, ha dell’incredibile se si considera la bassa mole poligonale che le compone. Pur non mostrando chissà che muscoli a livello tecnico Armello riesce ad essere avvolto da una certa aurea di “magia” che lo rende bellissimo da vedere. Tecnicamente parlando il titolo si comporta molto bene, con un ciclo giorno/notte che da un tocco in più alla produzione. Ottima anche la soundtrack e gli effetti sonori che chiudono il cerchio di una produzione artistica e tecnica decisamente sopra la media.

Armello è anche localizzato nella nostra lingua quindi sarà facile apprendere le basi del gioco anche per i non anglofoni.