Un giorno in tribunale
Oggi parliamo di una collection che vede al suo interno tre titoli che faranno la gioia di chi è appassionati di casi giudiziari e visual novel. Come avrete capito stiamo parlando di
Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy, la nuova collection prodotta da
Capcom che racchiude gli ultimi tre episodi della famosa serie di
Phoenix Wright. Certo, se avete giocato già i titoli su
Nintendo DS e
Nintendo 3DS, ve lo diciamo subito, non avrete molto di che stupirvi ma se vi siete persi alcuni episodi o volete rigiocarli sfruttando questa rimasterizzazione non resterete certamente delusi. Detto questo recuperiamo la toga e imbarchiamoci nella
recensione di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy
Difficile parlare di trama quando si parla di un titolo della serie Phoenix Wright e questo, è presto detto, perchè, essendo questa serie basata sulla storia di un avvocato, del suo studio legale e dei casi (alcuni davvero folli) con cui ha a che fare, il rischio spoiler è chiaramente subito dietro l'angolo. Proprio per questo non vi racconteremo nulla delle varie vicende che vedranno protagonisti
Apollo Justice,
Phoenix Wright o
Athena Cykes se non l'incipit con cui verrete accolti facendo partire il primo dei tre capitoli che compongono questa nuova trilogia. Ah già, forse conviene proprio cominciare dai titoli che costruiscono la solida base di
Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy e da quello che questa nuova edizione contiene.
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Questa nuova trilogia (ne era già stata pubblicata una qualche anno fa, con i primi tre capitoli della serie,
Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy) è composta da:
Apollo Justice: Ace Attorney,
Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies e
Phoenix Wright: Ace Attorney - Spirit of Justice. Oltre ai tre titoli la collection include anche una sezione "museo" dove potete visionare i bozzetti originali, alcuni materiali extra e ascolta la colonna sonora. Il nostro consiglio è quello di non visionare questa parte fino a quando non avrete finito tutti i vari capitoli perchè, come ricorda anche il gioco, il rischio spoiler c'è. Non mancano i DLC rilasciati che aumentano ulteriormente la longevità, già molto buona, dei vari titoli. Certo, chi si aspettava qualche contenuto extra aggiuntivo, magari anche un singolo nuovo caso resterà deluso ma, del resto, l'obiettivo di questa remastered sembra più che altro quello di confezionare l'edizione definitiva della seconda trilogia del celebre avvocato.
Se iniziate giocando ad
Apollo Justice: Ace Attorney vi troverete a vestire subito i panni di Apollo Justice alle prese con un caso decisamente strano: un giocatore di poke è stato accusato di omicidio. Guardando bene il volto del giocatore di poker vi renderete presto conto che però è una faccia decisamente nota: si tratta di Phoenix Wright, il noto avvocato (nonchè protagonista) della serie. Dopo aver perso la licenza di avvocato il nostro eroe si è reinventato una vita ed ora tocca a noi dimostrare la sua innocenza. Inutile dire che Phoenix Wright tornerà poi più agguerrito di prima e che le vicende che troverete nei vari capitoli non fanno assolutamente rimpiangere la vecchia trilogia. Detto questo dobbiamo ora evidenziare il problema più grosso di questa collection: la
totale assenza della lingua italiana che rende
Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy impossibile da giocare per chi non conosce la lingua inglese. Questo è un problema davvero importante per un titolo che fa della comprensione del testo uno dei suoi punti principali.
Il gameplay di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy
Dal punto di vista del
gameplay non abbiamo molto da dire su
Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy. Se avete già giocato ad un titolo della serie potete assolutamente immaginare come si svolge una "partita" ad un titolo della saga di Phoenix Wright ma non è detto che tutti la fuori l'abbiano mai giocato e noi siamo qui proprio per parlare di questo. Partiamo dal presupposto che, se dovessimo classificare la
Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy potremo inserirla senza grossi problemi nel filone delle visual novel, certo delle visual novel un po' diversi da quelle a cui siamo abituati ma, di fatto, di quello si tratta. Ogni titolo che compone la trilogia è composto da una serie di casi di cui saremo chiamati a prenderci carico e che, ogni volta, presupporrà diversi fasi che dovremo affrontare per giungere alla conclusione della stessa. I casi non saranno isolati e indipendenti ma seguiranno tutti una sorta di trama sottesa che contribuisce a farci affezionare ai personaggi, alle loro vite e alle loro caratteristiche uniche.
Il problema più grosso di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy non è il livello qualitativo della produzione ma l'assenza della lingua italiana.
Ogni caso si apre con l'apertura dello stesso, al nostro team di avvocati verrà presentato quello che sembra un caso già risolto con, guarda a caso, il nostro assistito che si vede nelle vesti del colpevole di turno. Da questo punto in avanti dovremo cominciare le indagini e i dibattimenti in tribunale con l'obiettivo, ovviamente, di dimostrare l'innocenza del nostro assistito. Il gameplay loop di ogni caso è sempre più o meno lo stesso, ci sono momenti in cui saremo seduti in aula di tribunale e l'obiettivo sarà rispondere in modo corretto alle varie domande e mettere in difficoltà gli avversari, ci sono poi momenti di esplorazione dove dobbiamo raccogliere prove ed indizi e relazionarli. Una volta che ci saremo fatti un'idea di come sono andate le cose non dovremo far altro (
purtroppo non è sempre così facile! ndr.) che portare in tribunale le prove trovate e smontare le tesi dell'accusa.
A dare un po' di pepe e modificare un po' le meccaniche tipiche della serie ci pensano le particolarità introdotte capitolo dopo capitolo. Se pensiamo ad esempio a
Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies possiamo vedere come l'ingresso di
Athena Cykes cambi le carte in tavola grazie all'introduzione del
Mood Matrix ing rado di evidenziare una serie di incoerenze tra quello che dice un determinato personaggio e il suo linguaggio del corpo. Di tutt'altra natura, decisamente meno scientifica, è invece la new entry di
Phoenix Wright: Ace Attorney - Spirit of Justice, Rayna che, grazie ai suoi poteri paranormali è in grado di creare dei veri e propri ponti tra i morti e il mondo reale. Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che la scrittura del vari casi è decisamente buona il risultato complessivo è assolutamente soddisfacente. Certo, resta il problema tipico della serie ovvero il modo in cui dobbiamo affrontare i casi che è praticamente predefinito: non avrete infatti alcun modo di risolvere un caso senza seguire quella che è la pianificazione voluta dagli sviluppatori.
L'arte e la tecnica di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy
Parlare della direzione artistica di
Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy potrebbe sembrare superficiale. Da una parte abbiamo sempre apprezzato lo stile che Capcom ha adottato per la serie, fin dal suo debutto su Gameboy Advance. D'altra parte la caratterizzazione dei personaggi, degli ambienti e delle tematiche trattate è sempre stata curata fin nei minimi particolari e lo sviluppatore giapponese ha sempre dimostrato una grande attenzione a questa serie. Questa nuova collection porta i titoli in 4K e la resa a schermo è assolutamente ottima, così come ottimi ci sono sembrati i contenuti extra presenti nella sezione museo.
Abbiamo
giocato a Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy su Steam Deck e il titolo si è dimostrato perfetto per la portatile di casa Valve. D'altra parte la saga è nata proprio per essere giocata in portabilità. I vari titoli che compongono questa collection possono essere giocati sia per brevi periodi che per lunghe sessioni di gioco. Durante le nostre partite non abbiamo riscontrato problemi o bug di sorta e la resa dei titoli sul piccolo schermo di Steam Deck è assolutamente piacevole.
Ottima anche la colonna sonora e il comparto audio in generale. Il nostro consiglio è quello di giocare a Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy con il doppiaggio in giapponese: non ve ne pentirete.