L'uomo nero
L'industria videoludica ha sempre avuto un mercato abbastanza florido per quanto riguarda le produzioni horror, basta pensare a saghe leggendarie come
Silent Hill o
Resident Evil (di cui l'ultimo capitolo ne ha confermato l'ottimo stato di salute) ma anche a titoli più recenti come
Outlast (appena regalato con XBOX Live Gold) o
Layers Of Fear (che arriverà gratuitamente a marzo per gli abbonati XBOX Live Gold).
In genere in questi titoli impersoniamo sempre qualcuno che, anche se in palese svantaggio con gli avversari o il mondo che lo circonda, ha almeno delle possibilità di farcela. Nel gioco che trattiamo oggi impersoniamo invece una piccola neonata alle prese con le sue paure e con i suoi incubi che diventano, alle volte, più reali di quello che si possa pensare. Largo alla recensione di
Among The Sleep.
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Tanti auguri a me
Among The Sleep inizia il giorno del nostro compleanno con mamma che ci porta la torta e un regalo misterioso. La mamma, ci accompagna in camera nostra per giocare, ci lascia nel nostro piccolo recinto e torna ai suoi lavori. Qui scopriamo cosa conteneva la scatola regalo, un orsetto, uno di quei classici paffuti orsetti di peluche. L'orso in questione ha una particolarità, parla, si muove e interagisce con noi.
Se ancora non si fosse capito interpretiamo una bambina di un paio d'anni e i nostri giochi di solito non si comportano come il nuovo arrivato.
Dopo una breve introduzione che ci consente di prendere dimestichezza con i comandi di gioco la mamma torna in camera nostra e questa volta lo fa per metterci a letto, è ora di andare a nanna e iniziare veramente la nostra avventura...
Dei rumori turbano il nostro sonno, qualcosa o qualcuno sta portandoci via il nostro orsetto appena ricevuto, lo vediamo, nella penombra sollevarsi e lasciare la stanza, il nostro letto, quasi magicamente, si muove, si agita e alla fine ci troviamo a terra senza sapere come abbiamo fatto a finire li. Dobbiamo trovare il nostro caro orsetto, e anche nostra mamma, loro ci potranno aiutare. Seguendo i rumori riusciamo a trovare il nostro piccolo amico, era nella lavatrice. Ora con lui a fianco possiamo affrontare tutto.. o quasi.
Ti stringo a me
Among the Sleep ci fa vivere un'avventura horror in prima persona nei panni di una piccola neonata. L'inquadratura in prima persona ci permette di vedere le nostre manine o i nostri piedini paffutelli e il tipico bodino da neonato che indossiamo. Ci muoviamo come in qualsiasi FPS, possiamo camminare o gattonare, possiamo spostare gli oggetti e aprire le porte, o attivare meccanismi.
Tutto il gioco si basa sulla tensione che il titolo riesce a creare e a dei piccoli puzzle ambientali che ci fanno ragionare quel tanto che basta per proseguire nella storia.
Nel gioco abbiamo anche la possibilità di effettuare due azioni "speciali", la prima ci permette di stringere a noi il nostro orsetto e farci coraggio, stringendo l'orso a noi emetterà della tenue luce che illuminerà il nostro cammino dandoci coraggio. Non immaginate quanto questa azione riesca davvero a rinfrancare in momenti di forte tensione. La seconda è mettere in pausa, detto così è un comando che risulta banale e solitamente scontato nei giochi, qui ogni volta che metteremo in pausa la nostra piccola protagonista porterà le mani agli occhi e li chiuderà, come per non vedere quello che sta succedendo.
Anche in questo caso capiterà che utilizzate questo comando anche solo per "scappare" dal mondo di gioco per pochi istanti.
I controlli sono reattivi e permettono di comandare il neonato senza problemi, riusciremo a spostare oggetti e aprire porte per risolvere i piccoli puzzle che ci vengono proposti durante il gioco.
La tenue luce dell'affetto
Dal punto di vista artistico e tecnico il titolo di
Krillbite mostra un motore grafico molto basilare, non vedremo a video shader all'ultimo grido o una mole poligonale mostruosa, ma
Among the Sleep non ha bisogno di milioni di poligoni per fare ottimamente quello che gli riesce benissimo: creare tensione.
Tralasciamo volutamente i piccoli problemi di frame-rate (da una parte sicuramente ingiustificati visto quello che viene mosso a video) e concentriamoci su quello che il gioco trasmette, sul lavoro che il team di sviluppo ha fatto per trasmettere tensione e la sensazione di impotenza che è tangibile in ogni momento nel gioco. Oggetti che solitamente non ci farebbero paura, che molto probabilmente non noteremo nemmeno in
Among the Sleep si trasformano, creando dei piccoli incubi che ci metteranno addosso una tensione costante e continua.
Il gioco ha una durata relativamente breve, in totale potete portare a termine l'avventura in poco più di tre ore, tre ore intense, in cui la trama procede con piccoli alti e bassi mantenendo però la tensione iniziale.
Anche dal punto di vista del sonoro è stato fatto un ottimo lavoro, gli sviluppatori svedesi sono stati bravissimi ad utilizzare i suoni ambientali sfruttandoli per creare la giusta atmosfera.