Un robot, anzi no, due robot!
Oggi vi parliamo di un action 3D (o action adventure) molto old school, un titolo che ci ha riportato alla memoria titoli come
Ratchet & Clank o
Jak & Daxter (
con tutte le differenze del caso, sia chiaro ndr.): stiamo parlando di
Akimbot. Il titolo sviluppato dai ragazzi di
Evil Raptor e pubblicato da
PLAION (che ringraziamo per il codice fornitoci per testare il gioco) prende spunto dai classici del genere senza però mancare di aggiungere qualcosa di proprio alla formula. Se siete curiosi di sapere come se la cava continuate a leggere la nostra
recensione di Akimbot per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Akimbot
Cominciamo parlando della
trama di Akimbot, trama che ruota attorno a una coppia di robot,
Exe e
Shipset, che iniziano la loro avventura tentando di scappare da una nave prigione. Fin dal primo momento, il titolo immerge il giocatore in un mondo in cui solo i robot esistono, offrendo un ambiente vibrante e dettagliato dove ogni area ha la sua storia da raccontare. L’evoluzione della relazione tra i due protagonisti è una parte centrale dell’esperienza narrativa, con dialoghi umoristici e una dinamica di
“coppia stramba” che funziona abbastanza bene. Questa relazione evolve da un inizio caratterizzato da battibecchi a una vera e propria amicizia che si sviluppa nel corso del gioco.
Abbiamo incorporato i contenuti di YouTube. Poiché YouTube potrebbe raccogliere dati personali e tracciare il tuo comportamento di visualizzazione, caricheremo il video solo dopo aver acconsentito all'uso dei cookie e tecnologie simili a quelle descritte nella loro
Privacy policy
Acconsento, mostra il video
Il mondo di
Akimbot è ricco di dettagli e presenta una varietà di ambienti che spaziano da città futuristiche a paesaggi naturali esotici. Ogni livello offre sfide uniche e l’opportunità di scoprire piccoli frammenti della storia dei robot che popolano questi luoghi. La trama principale però non riesce sempre a mantenere l’attenzione del giocatore. Alcuni momenti narrativi sembrano un po’ forzati e, a tratti, le sequenze di dialogo possono risultare ripetitive o poco incisive. Come al solito non entriamo nei dettagli sulla trama per evitare di spoilerare elementi lasciandovi il piacere della scoperta.
Nonostante questi difetti,
Akimbot offre momenti memorabili grazie a scenari ben realizzati e situazioni umoristiche che richiamano i classici del genere platform. Le cutscene ben posizionate aiutano a mantenere il ritmo e a spezzare la monotonia del gameplay. Alcuni cliché narrativi e un certo senso di déjà vu potrebbero allontanare quei giocatori in cerca di una storia veramente innovativa. Ovviamente non stiamo parlando di un titolo dalla forte componente narrativa, la trama serve più da collante che non da vero e proprio motore dell'avventura. Vogliamo però darvi una buona notizia prima di passare a parlare del gameplay:
Akimbot è localizzato in italiano e la localizzazione è anche di buona fattura.
Il gameplay di Akimbot
Ed eccoci a parlare del
gameplay di Akimbot: il vero cuore pulsante del gioco. La meccanica alla base di Akimbto combina elementi di platforming classico con un arsenale di armi e potenziamenti da sbloccare. Si tratta di un mix tra azione frenetica e puzzle ambientali che richiedono precisione e strategia. L’arsenale disponibile è vario e ben bilanciato, includendo una vasta gamma di armi che spaziano da fucili d’assalto, lanciatori di razzi, fucili di precisione, e armi speciali che possono essere potenziate con la valuta di gioco chiamata
Botcoins.
Akimbot è un titolo che guarda ai classici cercando di apportare delle novità alla formula, e ci riesce!
Una delle caratteristiche distintive di
Akimbot è la varietà di modalità di gioco offerte. Oltre ai classici livelli di
platforming, il gioco presenta sequenze di guida, combattimenti spaziali, sezioni di torrette, e persino sezioni di gioco ispirate a vecchi classici arcade come Snake. Questa diversità di meccaniche mantiene il gameplay fresco e interessante, anche se non tutte le sezioni sono altrettanto riuscite. Alcuni minigiochi, come quelli basati sulla furtività, sembrano fuori luogo e possono interrompere il flusso naturale dell’azione (
si potrà dire molte cose sul gameplay ma non certo che sia sempre lo stesso dall'inizio alla fine ndr.).
In termini di difficoltà,
Akimbot riesce a trovare un buon equilibrio tra sfida e accessibilità. Le meccaniche di gioco sono facili da padroneggiare e il gioco è piuttosto indulgente, rendendolo adatto a giocatori di tutte le età e livelli di esperienza. Pur con tutta la varietà che il team di sviluppo ha cercato di introdurre nel titolo alcune sezioni possono sembrare ripetitive o eccessivamente lunghe, il che potrebbe scoraggiare i giocatori più impazienti. La necessità di gestire l’uso delle armi speciali con le munizioni limitate aggiunge un elemento strategico che, sebbene interessante, potrebbe non piacere a tutti.
L'arte e la tecnica di Akimbot
Buone notizie anche dal fronte artistico dove
Akimbot riesce a distinguersi per il suo stile visivo che richiama i giochi platform dell’era PS2, ma con un tocco moderno. L’uso dei colori pastello e delle luci dinamiche crea un’atmosfera vibrante e accattivante che rende ogni livello unico. Gli ambienti sono dettagliati e variegati, dai paesaggi marini con acque cristalline ai complessi urbani futuristici, e offrono un’esperienza visiva piacevole e coinvolgente. I modelli dei personaggi, pur essendo semplici, sono ricchi di personalità e aiutano a dare vita al mondo robotico del gioco.
Abbiamo giocato ad Akimbot su Steam Deck e dobbiamo dire che, durante le nostre partite, abbiamo notato qualche problema qua e la. Alle volte ci siamo trovati di fronte a rallentamenti o piccoli freeze. Abbiamo cercato di "giocare" un po' con le impostazioni e, anche scendendo a qualche compromesso qualche calo di frame rate l'abbiamo continuato a notare. La speranza è che i ragazzi di Evil Raptor sistemino la cosa con le prossime patch. Giocato su PC di fascia alta il gioco gira invece fluidamente a 60 FPS quindi, molto probabilmente, si tratta di pura ottimizzazione.
Bene anche la colonna sonora che, seppur senza essere indimenticabile fa bene il suo dovere e riesce ad accompagnare il giocatore per tutta la durata dell'avventura. Niente da dire sul comparto effetti sonori, tutto nella norma senza ne picchi di eccellenza ne problemi da segnalare.