Dio non gioca ai dadi con l'universo
Iniziamo la nostra
recensione di Dice Legacy citando
Albert Einstein e la sua celebre frase perchè, come dice il titolo stesso del gioco, questa volta i dadi sono i veri protagonisti dell'avventura. Sviluppato da
DestinyBit, un team italianissimo con sede a Ravenna,
Dice Legacy cerca di dare una ventata di novità al mondo degli strategici e dei city builder tramite una meccanica di gameplay innovativa e praticamente unica nel mondo videoludico. Se siete curiosi di sapere cosa hanno inventato i ragazzi emiliano di DestinyBit non vi resta che seguirci nella nostra
recensione di Dice Legacy per Nintendo Switch.
La trama di Dice Legacy
Partiamo un po' con le definizioni:
Dice Legacy è un gestionale/city builder con una serie di importanti meccaniche raccolte dagli strategici in tempo reale, possiamo anzi dire che le due anime, all'interno del titolo, si equivalgono e hanno in effetti la stessa importanza. Il titolo di
DestinyBit non offre un comparto narrativo particolarmente profondo e, una volta avviato il titolo, vi ritroverete nei panni di un uomo (eletto a Re) a cui, il gioco stesso, ricorda che è un essere umano come tutti gli altri, forse baciato dalla fortuna (o forse no) che si ritrova con una corona in testa.
Fatto questo piccolo preambolo ci troviamo direttamente catapultati sul mondo di gioco, un gigantesco anello "alla Halo" che ruota nell'universo in un mondo che potrebbe ricordare molto da vicino il nostro medioevo. In poche parole non avrete a che fare con alieni, robot e armi futuristiche: su questo anello sembra che il tempo si sia fermato intorno al 1200. Non avrete però tempo di preoccuparvi troppo della storia (che, lo ripetiamo non c'è e che di fatto vi obbliga a sopravvivere con il popolo sbarcato sull'anello) perchè il tempo stringe e vi troverete presto a dovervi occupare di un sacco di cose e di prendere decisioni rapide e sagge.
Prima di spiegarvi le meccaniche di base del titolo vogliamo rassicurarvi sul fatto che
Dice Legacy è localizzato in italiano e che quindi non avrete problemi a comprendere tutto quello che apparirà a video, l'unica cosa è che, se giocate come noi alla versione per
Nintendo Switch, dovrete settare la lingua italiana dalle impostazioni perchè il titolo parte con la lingua inglese selezionata al primo avvio.
Il gameplay di Dice Legacy
Abbiamo già detto più volte che
il gameplay di Dice Legacy è decisamente originale e lo ribadiamo per un'ultima volta: giocandolo vi renderete subito conto di non aver provato mai nulla di simile prima d'ora; questo non vuol dire però che il titolo sia semplice da comprendere e anzi, soprattutto nelle prime partite, vi sembrerà tutto un po' fumoso. Beh, siamo qui per cercare di rendere le cose un po' più semplici. Prima di tutto in
Dice Legacy non esistono turni di gioco, il tutto si svolge in tempo reale e, proprio il fattore tempo, è una variabile fondamentale per permettervi di sopravvivere il più a lungo possibile nel mondo di gioco. Ogni azione che potete effettuare in Dice Legacy è scandita da un lancio di dadi, non stiamo parlando dei classici dadi con le facce che vanno dall'uno al sei ma da dadi che vi permetteranno di compiere delle azioni. Un altro elemento di cui dovrete tenere necessariamente conto durante le vostre partite sono i colori dei dadi perchè, anche in questo caso, ogni colore ha una specifica funzione.
Ogni azione nel mondo di Dice Legacy è scandita da un lancio di dadi e questo rende il risultato di ogni partita molto imprevedibile
Andiamo però con ordine e partiamo dai simboli: a seconda del simbolo disegnato sul dado che tirerete avrete la possibilità di compiere una particolare azione: se, ad esempio, uscisse il simbolo di un martello potrete utilizzare quel dado nella costruzione di una struttura, se invece dovesse uscire un ingranaggio avrete modo di impiegare il dado (e quindi la risorsa collegata) per compiere delle azioni in un edificio (come una locanda, ad esempio). La seconda componente fondamentale del tutto è il colore del dado: i dadi di colore verde rappresentano i
cittadini, quelli viola sono dedicati agli
uomini di chiesa, quelli arancio per i
contadini, i dadi rossi rappresentano i mercanti e tutto quello che ruota intono al
commercio e, infine i dadi blu rappresentano la parte armata della vostra popolazione: l'
esercito. L'obiettivo del giocatore è quello di espandere la propria città lanciando i vari dadi che, casualmente, forniscono al giocatore delle azioni da compiere. Ogni lancio ridurrà la "durabilità" del dado, la sua "vita" in un certo senso e quindi non avrete mai a disposizione un numero di lanci infinito. Potrete ricaricare i vostri dati utilizzando del cibo, ma anche in questo caso, questa risorsa non sarà illimitata e per produrla dovrete investire altri dadi in costruzioni e via di questo passo. Vi renderete presto conto che intorno alla nostra città il numero di piante comincerà a diminuire e che il freddo polare che pervade questo mondo a forma di anello cercherà di chiudervi nella sua morsa mortale e allora non vi resterà che costruire un nuovo centro città per cercare di creare un nuovo centro urbano che vi dia altri dadi a disposizione e nuove risorse da sfruttare.
Se già tutto questo può risultare arduo da gestire immaginate quando scoprirete nuove razze che, esattamente come voi, lottano per la sopravvivenza e con cui dovrete, di volta in volta, decidere (ove possibile) se avere un rapporto pacifico o meno, instaurando delle tratte commerciali o attaccarli senza pietà. Una volta comprese le meccaniche di gameplay ci troverete in una costante sfida contro il tempo e vi toccherà di prendere decisioni rapidamente e cercando di sbagliare il meno possibile. È proprio il fattore tempo che riveste un ruolo fondamentale visto che, a meno che giochiate a livello facile, non avrete modo di mettere in pausa e distrarsi in Dice Legacy potrebbe significare morte rapida.
Abbiamo trovato il sistema di controllo su Nintendo Switch abbastanza ben strutturato, certo, sopratutto nelle prima partite, ci siamo trovati in difficoltà in alcune occasioni ma nulla che con un po' di sana pratica non si possa sistemare.
L'arte e la tecnica di Dice Legacy
Anche dal punto di vista artistico dobbiamo dire che il lavoro svolto dai ragazzi di
DestinyBit ci è sembrato ben fatto ma intriso di alti e bassi. Se da una parte vedere un mondo "governato dai dadi" ambientato su un pianeta a forma di anello può sembrare originale (ed in effetti lo è) dall'altra parte trovarci ad avere a che fare con un contesto medievale è stato un po' un pugno nello stomaco: forse si poteva fare un po' di più per rendere la lore del titolo più particolare, un po' più ricercata. Al netto di questo però, quanto è stato fatto ha un suo perchè ed è, certamente, interessante.
Buone notizie anche sul fronte tecnico: durante le nostre partite su
Nintendo Switch non solo non abbiamo trovato problemi tecnici rilevanti ma abbiamo anche avuto a che fare con tempi di caricamento di tutto rispetto. Giocando in modalità portatile il titolo risulta sempre leggibile e il piccolo schermo di Switch riesce a dare il giusto risalto al mondo di gioco pur non presentando una grafica sontuosa.
Bene anche il comparto sonoro, in linea con le aspettative della produzione.