Ricordi ti tempi passati
Alla presentazione al mondo di
Quake Champions rimasi di sasso. Sinceramente non ci speravo più, anche dopo l’ottimo lavoro che
Bethesda e
ID Software hanno fatto con
Doom non immaginavo si spingessero oltre presentando una nuova versione di
Quake.
In un mondo dove gli Arena Shooter sono cambiati radicalmente e nel campo degli FPS Multiplayer la sfida è davvero agguerritissima e sempre fervente la paura che un nuovo Quake fosse un disastro era forte. Fatto sta che
Quake Champions è realtà, abbiamo avuto la possibilità di provare la closed beta, ed ora siamo qui a raccontarvi quali sono le nostre impressioni a caldo sul ritorno del Re degli FPS Arena.
Quake Vs Unreal
Quando le connessioni al web non erano veloci come quelle attuali e le prime ADSL cominciavano a comparire in Italia anche fuori dalle grosse città, la possibilità per molti, di poter accedere ad una connessione internet decente aprì nuove possibilità riguardo la fruizione di titoli multiplayer su larga scala.
ID Software presentava
Quake III Arena, completamente votato al multiplayer visto il successo ottenuto da Quake II e della sua sezione multi giocatore.
Epic Games portava
Unreal nel mondo online con
Unreal Tournament tra scontri frenetici dove stile e adrenalina si fondevano perfettamente. Insomma un periodo decisamente interessante per gli FPS multiplayer, meno vario di quello attuale ma, che dire, eravamo agli inizi...
Di acqua sotto i ponti ne è passata davvero molta e rivedere in azione
Quake Champions ha un non so che di particolare, nostalgico, quasi magico.
Cominciamo subito con le buone notizie,
per giocare a Quake Champions non dovrete sborsare un centesimo, o meglio il titolo sarà disponibile gratuitamente per tutti ma non potrete utilizzare tutti i campioni disponibili. Tramite una doppia valuta in game, una acquistabile con valuta reale ed una semplicemente giocando, potrete acquistare definitivamente i vostri campioni preferiti oppure semplicemente noleggiarli per una intera giornata così da poterli provare e capire se valgono l’acquisto o no.
Ultimo che estrae, primo che spara
Caratteristica fondamentale degli FPS Arena di inizio millennio era la frenesia che animava le partite, niente carri da difendere, niente complesse strategie e tattiche dettate dalle classi, puro e semplice divertimento, si salta, si spara, si memorizzano le mappe e i punti di respawn degli item e via, si blasta il blastabile.
Si lo so, lo so, non era tutto così “easy”, ma la sensazione di avere a che fare con qualcosa di adrenalinico, istintivo e per certi versi animalesco, era qualcosa di forte. Con
Quake Champions rivivrete le stesse emozioni, la stessa frenesia, lo stesso feeling che ci ha accompagnato in tante partite fino a notte fonda, tanti anni fa. Un gameplay molto semplice ed immediato, che però nasconde non poche insidie se preso sotto gamba. Il design delle mappe, molto verticaleggiante, ci obbliga a conoscere le arene dove combatteremo a mena dito per ottenere risultati soddisfacenti, ma non solo, anche imparare ad utilizzare il nostro Campione è fondamentale per portare a casa pellaccia e la vittoria.
Quake Champions introduce la figura dei
Campioni, un po’ come i personaggi che impersonavamo in Unreal Tournament con una differenza fondamentale, ogni Campione non è solo una skin diversa dalle altre, ogni campione ha abilità e caratteristiche diverse, elementi che, se usati come si deve, riescono a cambiare l’andamento di un match. In questo Quake si è avvicinato agli shooter dei tempi moderni, ormai il “imbraccia il fucile e killa” non basta più, devi dare spessore ai tuoi personaggi e anche differenziarli, e in questo fa centro alla grande. La beta dava la possibilità di provare il
Ranger come personaggio gratuito di default, mentre per poter utilizzare gli altri bisognava sbloccarli tramite le valute.
Non ci metterete molto ad appassionarvi ad un Campione piuttosto che ad un altro, ma a differenza di
Overwatch anche se giocate partite in team non sarete mai obbligati a lasciare in panchina il vostro eroe perché i Campioni non sono classificati in “classi” e quindi non ci sono problemi di questo tipo.
Ad inizio round potete scegliere Campione e arma di partenza, ma non è una scelta definitiva, potrete infatti cambiare personaggio e armamentario durane il match.
Lo stile conta
Il lavoro fatto dagli sviluppatori per far respirare l’aria di Quake e le atmosfere di uno degli sparatutto più famosi e iconici della storia dei videogiochi è eccezionale. Sin dalla schermata di avvio ci si trova immersi nel mondo di Quake e il tempo sembra d’un tratto essersi fermato.
Il lavoro svolto a livello tecnico è da applausi, i Campioni sono carismatici e dettagliati, così come le ambientazioni.
Quake Champions mostra i muscoli e porta sui nostri pc un motore che regge felicemente le sessioni di gioco anche più frenetiche pur non risultando eccessivamente pesante.
Molto buono anche il netcode che, anche se in closed beta, non ci ha dato problemi rilevanti.
Un elogio particolare va al design delle mappe, ben strutturate e varie, fattore che ha influenzato davvero positivamente il gameplay generale del titolo.