Carte, pirati e combattimenti
Ed eccoci a parlare di un roguelike deckbuilder che approda, dopo un bel po' di tempo, anche su console: stiamo parlando di
Sea Horizon. Il titolo sviluppato dai ragazzi di
45 Studio arriva anche su
Playstation,
XBOX e
Nintendo Switch grazie ad
Eastasiasoft (che ringraziamo per averci fornito un codice per poter provare il gioco) e siamo qui proprio per raccontarvi come sono andate le nostre prove sulla console di casa Microsoft. Se siete curiosi e volete saperne di più non vi resta altro che seguirci nella
recensione di Sea Horizon per XBOX.
La trama di Sea Horizon
Essendo un deckbuilder roguelike, come potrete ben immaginare, la componente
narrativa di Sea Horizon non è certamente il fulcro della produzione. Diciamo che nel titolo di
45 Studio avrete la possibilità di scegliere diverse modalità di gioco tra cui:
storia,
dungeon ed
esplorazione.
Sea Horizon prende spunto da titoli come
Slay The Spire (di cui potete
leggere qui la nostra recensione) e, un po' come il titolo di
Mega Crit Games, non racconta una vera e propria storia al giocatore ma, più che altro, presenta un contesto e dei personaggi che "vivono" in questo contesto.
Ecco quindi che in
Sea Horizon farete la conoscenza di
Dylan, un avventuriero che ha perso la memoria e che si è ritrovato nel
Forsaken Achipelago, un po' come
Lyya, la vagabonda che ha incrociato le stesse isole di Dylan o di Shilin una sacerdotessa che sembra cercare uno scopo più alto rispetto ai personaggi che gli girano intorno. In Sea Horizon ogni personaggio (e durante l'avventura avrete modo di costruirvi la vostra ciurma) si trovano tutti impegnati a scoprire cosa sta succedendo nel
Forsaken Achipelago pur avendo, ognuno, uno scopo diverso. Vi ricordiamo infine che
Sea Horizon non è localizzato in italiano.
Il gameplay di Sea Horizon
Parlando del
gameplay di Sea Horizon bisogna subito evidenziare degli elementi che differenziano la produzione di
45 Studio dai classici deckbuilder roguelike sul mercato: in
Sea Horizon non dovrete infatti unicamente pensare al combattimento livello (o ambientazione) dopo ambientazione ma dovrete prestare molta attenzione anche al percorso che farete durante l'esplorazione delle varie isole. Il vostro personaggio (quello che avrete scelto all'inizio dell'avventura) ha a disposizione una quantità limitata di stamina (ricaricabile presso gli accampamenti) con cui potrete esplorare il mondo di gioco e pianificare la giusta strategia risulterà determinante per portare a casa la pellaccia.
Sea Horizon cerca di introdurre elementi di novità nel genere e ci riesce anche abbastanza bene!
Ovviamente il titolo da il meglio di se quando si entra nel combat system: ad ogni personaggio è associato un mazzo di carte e, una volta ingaggiato uno scontro con gli avversari vi troverete costretti a sfruttare le carte a vostro vantaggio per avere la meglio sui nemici. Per giocare le vostre carte avrete però bisogno di
risorse, risorse che potrete trovare ed incrementare grazie all'equipaggiamento che il vostro personaggio indosserà. Per questo, rispetto ad altri titoli come
Slay The Spire,
Sea Horizon risulta più profondo ma anche meno semplice da comprendere e fare proprio. Ovviamente dovrete pianificare molto bene la selezione delle carte dal vostro mazzo e avrete la possibilità di potenziare il vostro personaggio partita dopo partita (come in ogni roguelike che si rispetti).
L'arte e la tecnica di Sea Horizon
Dobbiamo dire che siamo rimasti colpiti anche dall'aspetto estetico del titolo: la scelta di adottare una grafica low poly ci è sembrata particolarmente azzeccata per il tipo di gioco. Certo, dal punto di vista
tecnico e artistico Sea Horizon non fa certamente gridare al miracolo ma è altrettanto vero che la produzione di
45 Studio mostra un design ricercato e non sdegna elementi originali e particolari. Molto buona la leggibilità del mondo di gioco e la chiarezza durante i momenti di esplorazione e combattimento.
Dal punto di vista tecnico non abbiamo problemi da sollevare: abbiamo giocato a
Sea Horizon sulla nostra (ormai vecchia)
XBOX One X e il titolo si è comportato in modo ottimale (come ci saremo aspettati d'altro canto, visto che la produzione non è particolarmente esosa in termini di motore grafico). Buono anche l'accompagnamento sonoro che svolge bene il suo dovere.