Alla ricerca della memoria
Il titolo di cui parliamo oggi,
Revita, è un roguelike sviluppato da
BenStar (pseudonimo di
Benjamin Kiefer) per
PC e
Nintendo Switch, uscito poche settimane fa. Il titolo appartiene all'ormai abusato genere dei roguelike e ci vede impegnati in una battaglia per recuperare qualcosa di molto importante. Ecco la nostra
recensione di Revita per Nintendo Switch.
La trama di Revita
La
trama di Revita è abbastanza semplice e ci mette nei panni di un giovane ragazzo dai capelli blu al quale, un giorno, vengono rubati i propri ricordi. Il cattivo di turno, asserragliato sull'apice di un imponente torre, ha posto a sua difesa un intero esercito di seguaci pronti a tutto pur di difendere il proprio padrone e spetterà solo a noi (e a chi altro se no?) affrontare i vari avversari e i suoi colonnelli per poter giungere in cima e recuperare così la nostra memoria.
Come specificavamo poco sopra Revita non offre un comparto narrativo con una profondità assurda ma è interessante come sia stato costruita una lore alla base della nostra avventura che giustifica la nostra scalata verso l'ignoto. Peccato che
Revita non sia localizzato in italiano anche se c'è da dire che dovrete mettere mano alle vostre conoscenze di inglese soprattutto per farvi strada tra i menu e tra i dialoghi con gli NPC per acquistare nuovi equipaggiamenti.
Il gameplay di Revita
Ed eccoci a discutere del vero cuore pulsante di Revita: il gameplay. Da questo punto di vista il titolo non lascia nulla di non detto e mette in chiaro fin da subito che Revita è un titolo che non scende a compromessi e chiede al giocatore uno sforzo non indifferente in termini di difficoltà. Da roguelike duro e puro infatti vi troverete a dover ricominciare tutto da capo ad ogni game over e, tra una partita e l'altra non otterrete nulla di nuovo se non l'esperienza (pratica) che avete maturato sul campo. Da questo punto di vista Revita ci ha ricordato un po'
Sekiro (se non conoscete il titolo in questione andate a leggervi la nostra
recensione di Sekiro: Shadows Die Twice) perchè, pur con tutte le differenze del caso, come nel titolo di
FROM Software anche in Revita vi troverete a dover fare affidamento esclusivamente sulle vostre capacità.
Revita è un titolo che non scende a compromessi
Revita vi fa partire dal fondo di una stazione della metro e un'ascensore vi condurrà attraverso i vari livelli (a salire) generati in modo procedurale (come da tradizione del genere). Ecco quindi che, ad ogni partita, affronterete dei set di nemici diversi (gli avversari che incontrerete sono più di cento) con i vari boss. Inutile dire che apprendere i pattern di attacco degli avversari, dai più insignificanti fino ai boss, è fondamentale per riuscire a salvare la pelle e a progredire nella scalata. Partita dopo partita avrete modo di sbloccare nuove armi iniziali e quindi approcciare il titolo in modo diverso. Ovviamente ci saranno run in cui la fortuna girerà dalla vostra parte e altre decisamente meno.
Ottimo il sistema di controllo (preciso e semplice da apprendere) che vi permetterà di sbaragliare gli avversari. Abbiamo trovato comodo anche la posizione dei vari pulsanti anche giocando su Nintendo Switch in modalità portatile. Il sistema di potenziamento delle sette armi disponibili vi consentirà, ovviamente, di potenziare il vostro personaggio partita dopo partita.
L'arte e la tecnica di Revita
Che dire della componente artistica e tecnica del titolo? Beh siamo rimasti davvero colpiti sia dal colpo d'occhio della produzione che dalla realizzazione dei singoli elementi a partire dal protagonista. Le animazioni in Revita sono sempre fluide e perfettamente legate tra loro. Ottime anche le scelte cromatiche che regalano al titolo sempre la giusta atmosfera.
Durante le nostre partite su Nintendo Switch non abbiamo inoltre riscontrato problemi tecnici o rallentamenti che potessero danneggiare il gameplay che, su un titolo che si basa così fortemente sulla difficoltà e sulla precisione, è davvero un'ottima notizia. Bene anche la componente audio.