Nel pieno della Prima Guerra Mondiale
In questi giorni si parla di guerra ovunque e, anche se nel mondo videoludico è un argomento abbastanza presente (fortunatamente solo in modo virtuale), ci troviamo anche a noi a parlare di un titolo ambientato in una Guerra Mondiale, per la precisione la Prima. Il gioco che vi presentiamo oggi è
Red Wings: American Aces (seguito di
Red Wings: Aces of the Sky) che cerca di sistemare alcuni dei problemi riscontrati nel precedente titolo e disponibile, stavolta, solo per
PC e
Nintendo Switch. Se volete salire su un biplano della Prima Guerra Mondiale seguiteci nella nostra
recensione di Red Wings: American Aces per Nintendo Switch.
La trama di Red Wings: American Aces
Bando alle ciance e iniziamo subito a parlare della
trama di Red Wings: American Aces anche se, onestamente, liquideremo la questione davvero in poco tempo perchè i ragazzi di
Ironbird Creations non hanno dedicato molto tempo a questo aspetto della produzione. Allora, il contesto in cui si svolgono le nostre vicende (siamo i protagonisti dell'avventura dopotutto!) è interessante e presenta risvolti storici e realisti anche interessanti. In
Red Wings: American Aces impersoniamo infatti un aviatore facente parte della squadriglia
Lafayette una divisione dell'areonautica francese (realmente esistita) e composta da volontari Americani.
Oltre a noi entrano a far parte delle nostre vicende altri due co-protagonisti:
Frank, un pilota entrato nella Lafayette per vendicare la morte del fratello perpetrata dai Tedeschi e
Jack, un contadino in cerca di nuove avventure (probabilmente era stanco di coltivare la terra e cercava nuove emozioni nel cielo dell'Europa). Ad ogni modo anche se il contesto generale e la presenza dei due co-protagonisti potrebbe rendere il tutto interessante in realtà gli sviluppatori non sfruttano le possibilità narrative e relegano la narrazione a semplice orpello utile a legare le varie missioni ma senza realmente approfondire mai le tematiche sottese dal titolo.
Abbiamo invece buone notizie per i non-anglofoni visto che
Red Wings: American Aces è localizzato in italiano.
Il gameplay di Red Wings: American Aces
Se la componente narrativa non fa certo la parte da leone nella produzione il
gameplay si è preso il grosso degli sforzi degli sviluppatori. I ragazzi di Ironbird Creations hanno optato per un approccio molto semplice e lineare, fin dalle prime partite infatti vi troverete a vostro agio col sistema di gioco e i suoi comandi. Red Wings: American Aces è infatti il classico sparatutto di combattimenti aerei in terza persona con un approccio decisamente canonico. Vi basteranno poche partite per prendere confidenza con i comandi e col sistema di gioco,
non esiste un vero e proprio tutorial in Red Wings: American Aces ma, oggettivamente, il titolo non ne ha nemmeno bisogno e la pratica è la vera chiave di volta per padroneggiare il gameplay.
La pratica è la vera chiave di volta per padroneggiare il gameplay di Red Wings: American Aces
I modi per abbattere gli avversari (il nostro principale obiettivo in ogni missione) sono svariati e si passa dalle classiche tattiche di inseguimento fino all'utilizzo di attacchi speciali e cmobo devastanti che vi permettono di avere un notevole vantaggio tattico sull'avversario. La modalità storia prevede il completamento di trenta missioni e, in ognuna di queste vi verrà chiesto di completare un obiettivo entro un determinato tempo limite e rispettando determinate condizioni. Purtroppo
la varietà delle missioni viene abbastanza presto a mancare e il senso di "già visto" si intrufolerà nella vostra mente rendendo il tutto meno interessante. Questo è un peccato perchè pad (o console in questo caso) alla mano
Red Wings: American Aces è un titolo divertente e immediato.
L'arte e la tecnica di Red Wings: American Aces
Sotto il profilo artistico e grafico
Red Wings: American Aces riprende molto di quanto già visto in
Red Wings: Aces of the Sky, abbiamo apprezzato molto le scelte cromatiche e il cell shading usato nella produzione che rendono il tutto molto cartoonesco. Non ci aspettavamo nulla di miracoloso dal profilo artistico e tecnico ma dobbiamo dire di essere rimasti piacevolmente colpiti dalle cutscene di intermezzo tra una missione e l'altra (che riprendono lo stile del classico fumetto americano).
In movimento il titolo si comporta bene regalando anche qualche scorcio interessante, tecnicamente non abbiamo riscontrato rallentamenti o problemi che possano inficiare il gameplay ma siamo rimasti un po' delusi dall'intelligenza artificiale, molto semplicistica e poco "creativa" oltre che poco tattica. Buona invece la colonna sonora che, pur senza far gridare al miracolo, fa bene il suo sporco lavoro.