Ed eccoci a parlare di un sequel e, più precisamente, di un terzo sequel di una serie che ha saputo migliorare costantemente nel tempo e resistere agli attacchi di agguerriti avversari: stiamo parlando della serie di Poly Bridge e, più precisamente, del suo terzo capitolo, Poly Bridge 3. A seguito del successo di Bridge Constructor (uscito nel lontano 2011), i ragazzi di Dry Cactus (che ringraziamo per averci fornito un codice per testare il titolo) hanno portato sul mercato la loro idea di "costruttori di ponti" con una serie che, pur con qualche somiglianza col titolo HeadUp, ha saputo ritagliarsi una sua affezionata fetta di utenti. Ma ora è tempo di indossare l'elmetto protettivo e scroprire come se la cava questa nuova versione della saga nella recensione di Poly Bridge 3 per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Poly Bridge 3
Anche se è assolutamente vero e normale che i puzzle game (perchè Poly Bridge, di fatto, finisce in questa categoria) solitamente non offrono un comparto narrativo particolarmente complesso siamo rimasti un po' male quando abbiamo notato che in Poly Bridge 3 non c'è alcuna traccia di trama o racconto, anche solo accennato. Certo, non è essenziale, quello che conta è il gameplay direte voi, e siamo d'accordo anche noi ma, nella terza incarnazione del titolo ci sarebbe piaciuto vedere un minimo di impegno in questa direzione, fosse anche solo per dare al giocatore un senso di progressione diverso dal classico "ora siamo in un nuovo bioma".
Al netto di questa carenza (che però si fa perdonare da una quantità di contenuti decisamente importante) possiamo dirvi che Poly Bridge 3 è localizzato in italiano e che quindi non avrete problemi a comprendere le richieste o i vari menu e messaggi a video anche se non conoscete l'inglese.
Il gameplay di Poly Bridge 3
Ma veniamo al nocciolo della questione e parliamo di quello che, con tutta probabilità, vi interessa di più: il gameplay. Inutile dire che Poly Bridge 3 non stravolge le meccaniche di gameplay proposte da ormai più di sette anni dalla serie ma tende invece a rifinirle, ad aggiungere contenuti e modalità e a rendere il tutto ancora più divertente. Per chi non avesse mai giocato ad un titolo della serie sappia che in Poly Bridge non dovrete far altro (che detta così sembra semplice) che costruire dei ponti e fargli passare sopra dei veicoli. Tutto semplice vero? No se dovete rispettare: le leggi della fisica, dei budget, dei numeri di pezzi prestabiliti e via di questo passo. Insomma, progetta un ponte non è una cosa proprio semplice.
La possibilità di condividere le proprie creazioni con amici e sconosciuti rende Poly Bridge 3 praticamente eterno
Anche se non avete mai giocato ad un titolo della serie o simile non dovete preoccuparvi perchè un chiaro tutorial vi metterà, in pochi minuti, nelle condizioni di costruire il vostro primo ponte e di poter andare in giro per il mondo a gridare "Io costruisco ponti!" ("ecco, forse è meglio di no" ndr). Abbiamo trovato il motore fisico ulteriormente curato e rifinito rispetto ai capitoli precedenti, anche il sistema di controllo è migliorato e Poly Bridge 3 si può giocare anche su Steam Deck senza l'utilizzo di mouse e tastiera ma utilizzare il trackpad della portatile di casa Valve risulta più problematico rispetto al caro e vecchio mouse. Questa nuova versione vede anche un utilizzo massiccio delle mod per customizzare ogni livello e la possibilità di creare e condividere contenuti con gli utenti rende Poly Bridge 3 un titolo molto più completo rispetto ai capitoli precedenti o concorrenti.
L'arte e la tecnica di Poly Bridge 3
La grafica in low poly di Poly Bridge 3 risulta funzionale al gameplay ma non fa certo gridare al miracolo, certo, non ci aspettavamo un titolo in Unreal Engine 5 ma almeno qualche possibilità in più sul posizionamento della telecamera anche solo per rivedere alcune scene da altre angolazioni sarebbe stato ben accetto.
Il motore di gioco risulta molto leggero e scalabile, abbiamo giocato a Poly Bridge 3 su Steam Deck e non abbiamo mai notato rallentamenti o problemi di sorta. Una nota di merito va al motore fisico: solido e con delle risposte verosimili (seppur "giocose" trattandosi, per l'appunto di un gioco). Buona anche la colonna sonora, in linea con quanto ci si può aspettare da un titolo di questo tipo.
Dobbiamo fare i complimenti ai ragazzi di Dry Cactus: Poly Bridge 3 è un titolo accessibile che sa divertire sia gli appassionati del genere che chi è alla ricerca di un titolo "tappabuchi" da sfruttare per qualche partita mordi e fuggi qua e la. Ottima la possibilità di condividere i contenuti e di importarli, fattore che incrementa ulteriormente una longevità già importante di suo. Peccato per l'assenza di una modalità storia con un minimo di trama che possa rendere il "viaggio" qualcosa di più vivo e sentito rispetto ad una semplice sequenza di livelli.