Vi ricordate dei Lemmings? Se la risposta è affermativa vuol dire che avete ben più di qualche capello bianco sulla testa e che avete passato (probabilmente) nottate svegli a cercare di salvare quanti più esserini possibile. Ecco, non vogliamo farvi ricadere in un tunnel simile ma sappiate che Dr. Kucho! ha appena pubblicato un gioco che si rifà molto (ma non solo) al titolo sviluppato da DMA Design (poi "rinominata" in Rockstar North) pubblicato più di trent'anni fa. Il titolo di cui parliamo oggi è Moons of Darsalon, particolare platform/action/puzzle game che abbiamo avuto il piacere di testare grazie ad un codice offerto dallo sviluppatore. Fatte le doverose premesse non ci resta che atterrare sulle lune di Darsalon e avventurarci nella recensione di Moons of Darsalon per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Moons of Darsalon
Parlare della componente narrativa di Moons of Darsalon è al contempo molto semplice e molto complesso. Da una parte il titolo di Dr. Kucho! non ha chissà che velleità narrative ma dall'altra il titolo lascia molto spazio alla fantasia del giocatore per cercare di scoprire la lore presente dietro le quinti del titolo. L'incipit è molto banale, il personaggio che impersoniamo è chiamato a salvare altri astronauti che sono dispersi nei territori delle lune di Darsalon. Livello dopo livello atterreremo in una nuova area e il nostro compito sarà sempre lo stesso: recuperare i disgraziati dispersi in queste lande desolate e guidarli fino alla fine del livello evitando che si facciano male o che (peggio ancora) ci lascino le penne.
Tutto qui, ne più ne meno ma, al netto di questo il titolo lascia ampia fantasia al giocatore per immaginare i motivi del viaggio e perchè questi astronauti si trovavano li e cosa ci fanno le strutture presenti sulle lune e gli alieni? Da dove provengono e via di questo passo. Lasciando da parte la fantasia dobbiamo però darvi una brutta sorpresa (oddio brutta, non è che ci sia molto da leggere) perchè Moons Of Darsalon non è localizzato in italiano.
Il gameplay di Moons of Darsalon
Possiamo dire che il gameplay loop proposto da Dr. Kucho! è molto semplice ma, al contempo, si presta ad un numero di variazioni decisamente ampio. Partiamo dalla premessa: nei panni del nostro eroe dobbiamo trovare e portare in salvo tutti (o così si spera) gli astronauti che si sono persi nel livello. In questo contesto il gameplay è molto semplice: il giocatore è chiamato a muoversi dal punto A al punto B recuperando i compagni ed evitando di finire ucciso o che gli astronauti facciano una brutta fine. Bene, detto questo dovete però sapere che ogni livello avrà degli obiettivi che dovranno essere raggiunti (tipo: porta in salvo almeno X astronauti ecc) e che il percorso per raggiungere la via d'uscita si va via via più difficoltoso man mano che passano i livelli.
Impartire i comandi agli astronauti di Moons of Darsalon ci ha riportato ai tempi di Lemmings
Ma come si fa ad accompagnare gli astronauti recuperati alle varie capsule di salvataggio? Beh ma impartendo dei comandi, che domande! Il nostro protagonista potrà infatti impartire dei semplici ordini come "muoviti a destra, muoviti a sinistra, seguimi, smetti di seguirmi" per fare in modo che questi (in alcuni casi diventa un bel trenino di astronauti che vi seguirà) possano seguire le vostre indicazioni senza finire giù da dirupi, uccisi da alieni o peggio. Considerate che gli astronauti che recupererete sono completamente (e volutamente) stupidi: seguiranno i vostri comandi al dettaglio e si fermeranno solo in caso di caverne buie (e in quel caso dovrete illuminare loro la via) o in caso in cui si troveranno la strada bloccata. Il gameplay del titolo è "tutto qui" ma è tanta roba, è un gameplay divertente che vi obbliga a ragionare e più profondo e complesso di quanto potrebbe sembrare a prima vista.
I comandi sono molto reattivi e il sistema funziona in generale molto bene. Non mancano poi fasi di shooting e momenti in cui dovrete far collaborare i vostri fidati astronauti (con alcuni che bloccano interruttori ad esempio) per poter portare a casa la pellaccia. Avrete anche la possibilità di pilotare di veicoli! Dr. Kucho! ha inoltre pensato di inserire un editor dei livelli per aumentare ulteriormente il già corposo numero di livelli offrendo alla community un editor potente e flessibile.
L'arte e la tecnica di Moons of Darsalon
La direzione artistica di Moons of Darsalon grida "anni 90!" a gran voce e verso ogni angolo: la pixel art del titolo riprende gli stilemi tipici del genere. Per certe ambientazioni e per il mood generale, ci ha riportato alla mente un altro titolo storico: quell'Earthworm Jim di David Perry che ha lasciato un segno indelebile nel nostro cuore. Ottima anche la scelta di mantenere il serpeggiante umorismo di fondo che riesce a stemperare anche le situazioni più critiche (dove magari ti muoiono i compagni uno dopo l'altro). Ottime le scelte cromatiche (in pieno stile 16 bit) e il design di personaggi e ambientazioni.
Bene anche il comparto tecnico che permette di selezionare le dimensioni dello schermo che più si adattano al nostro modo di giocare. Abbiamo giocato a Moons of Darsalon su Steam Deck e la portatile di Valve non ha mostrato alcun problema nella gestione del motore di gioco. Molto buona anche la componente sonora basata su brani composti con un MOS 6581 (SID) chip del 1982.
Moons of Darsalon non è chiaramente un titolo adatto a tutti, è una produzione che strizza l'occhio ad una fascia d'utenza con qualche capello bianco o che sta cercando un titolo dal gameplay abbastanza unico e diverso rispetto a quello che FPS, action RPG e roguelike sono abituati ad offrire ogni singolo giorno. Il nostro consiglio è quello di provare la demo su Steam per poter provare con mano una produzione originale che non ha timore di essere diversa da quasi tutto quello presente in circolazione.