Salta, picchia, esplora e ricomincia
Il genere degli
action RPG è, insieme a quello degli FPS e dei roguelike, probabilmente uno di quelli più sfruttati e abusati del panorama videoludico. Oggi parliamo di un titolo che segue le orme di grandi nomi per proporre una sua visione del mondo degli action adventure a mondo aperto: stiamo parlando di
KAKU: Ancient Seal, titolo sviluppato e prodotto dalla software house cinese
BINGOBELL (che ringraziamo per averci fornito il codice di test con cui abbiamo avuto modo di provare il titolo). fatta la doverosa premessa possiamo immergerci nelle ancestrali ambientazioni proposte dal titolo nella
recensione di KAKU: Ancient Seal per PC.
La trama di KAKU: Ancient Seal
Prima di parlarvi della
trama di KAKU: Ancient Seal ci teniamo a ricordarvi che il titolo è tutt'ora in Early Access e che, se doveste leggere queste righe tra molto tempo le cose potrebbero essere cambiate. Fatta la doverosa premessa possiamo passare a raccontarvi il racconto che sta alla base del titolo di
BINGOBELL.
KAKU: Ancient Seal racconta la storia di Kaku, il protagonista dell'avventura, che si ritrova sulle spalle una responsabilità molto più grande di lui: il mondo che ha conosciuto fin da quando è nato sta per collassare su se stesso. I quattro elementi cardinali che mantengono l'equilibrio nel mondo di gioco stanno lentamente perdendo la propria forza e il creato è sull'orlo del baratro.
E chi poteva partire per questa missione suicida se non noi? Fortunatamente non siamo però soli perchè ad accompagnarci per le perdute lande governate dalla forza degli elementi se non il nostro miglio amico e cioè una sorta di maiale volante di nome
Porcellino? (
si, avete letto bene). Compreso quindi che qualcosa per salvare il mondo va fatto il nostro eroe si arma di buona volontà e parte per ripristinare le forze naturali e l'equilibrio stesso affrontando un mondo diviso in quattro gradi aeree: il nostro eroe passerà per tundre ghiacciate, viscide paludi, possenti vulcani e deserti senza fine. La trama non ha molto di innovativo da offrire e scorre tranquilla (ma senza incredibili colpi di scena) tra un ambiente e l'altro. Se non altro non avrete problemi a comprendere tutto quello che passa a video anche se non conoscete l'inglese visto che
KAKU: Ancient Seal è localizzato in italiano.
Il gameplay di KAKU: Ancient Seal
Come abbiamo visto sul fronte narrativo non ci sono novità rilevanti o degne di nota
KAKU: Ancient Seal segue un canovaccio già visto e rivisto in moltissime altre produzioni. Ecco, sul fronte del
gameplay le cose non vanno tanto diversamente:
KAKU: Ancient Seal sembra una "titolo esempio" per quello che è il genere degli action RPG. In pratica i ragazzi di
BINGOBELL non hanno cercato di creare un gameplay unico con elementi particolari che potrete trovare solo qui ma hanno preso tante meccaniche da tanti titoli e li hanno "montate insieme" nel loro titolo. Ora, non c'è nulla di male nel prendere delle buone idee che si trovano sul mercato ma è altrettanto vero che bisogna poi trovare un modo per concretizzarle in qualcosa di nuovo, migliorarle e renderle al pubblico con "qualcosa in più". Ecco, quel qualcosa in più non c'è in KAKU: Ancient Seal.
KAKU: Ancient Seal sembra una demo per far capire ad un giocatore cosa è un action RPG.
In KAKU: Ancient Seal troverete tutto quello che avete già visto in un sacco di action GDR: volete l'esplorazione? Avrete l'esplorazione! Crafting? Presente! Puzzle ambientali? Non vi preoccupate, ci sono anche quelli. Combattimenti a distanza ravvicinata e dalla distanza con colpi speciali? Non potevano mancare ed in effetti non mancano.
Quello che manca in KAKU: Ancient Seal è la visione d'insieme, manca quel qualcosa che possa far dire: "ecco su cosa si basa il gameplay loop del titolo". Attenzione però, questo non vuol dire che KAKU: Ancient Seal non sia divertente, ci sono dei momenti che ci hanno divertito e anche delle fasi che hanno catturato la nostra intenzione ma non ci siamo mai trovati nella condizione di dire "chissà cosa succede ora?" o "Non vediamo l'ora di avanzare in questo punto per poter fare quell'altra cosa", il titolo semplicemente scorre, ambiente dopo ambiente, come lo scorrere del tempo.
L'arte e la tecnica di KAKU: Ancient Seal
Al netto di qualche trovata interessante
anche sul piano artistico KAKU: Ancient Seal non riesce a brillare. Il titolo non ha una sua anima, sembra prendere pezzi di altri giochi e metterli insieme, il fatto di aver diviso il mondo di gioco in quattro grandi aree non riesce lo stesso a caratterizzarle. Ora, non vogliamo fare paragoni azzardati con titoli come
ELDEN RING (non sarebbe nemmeno corretto il paragone) che hanno un mondo di gioco che racconta una storia, pensato e interconnesso ma mettere in fila una serie di elementi non crea un'ambientazione. Passando da un ambiente all'altro cambia fondamentalmente solo la vegetazione e i tipi di avversari (oltre che la palette cromatica) ma non si ha mai la sensazione di un vero cambiamento.
Poco da dire sotto il versante tecnico, qualche bug qua e la è presente ma essendo tutt'ora in Early Access sono tutti elementi di contorno. Più preoccupanti gli scatti presenti praticamente in ogni dove. Anche le collisioni non sono sempre perfette e spesso ci siamo trovati a doverci confrontare con uno spiacevole input lag. Per il resto il motore di gioco fa il suo ed è anche in grado di regalare qualche scorcio interessante (come l'albero gigante presente in un'ambientazione del titolo).