Quando pensiamo ai roguelike è facile pensare a titoli pensati per mettere alla prova le capacità del giocatore e, in parte, anche la sua pazienza. Ogni volta che c'è un game over si riparte infatti dall'inizio ma a fare la differenza tra una run e l'altra troviamo, non solo l'esperienza ludica accumulata, ma anche elementi trasversali alle varie partite che si ereditano volta per volta. Insomma, i roguelike ci fanno subito pensare a titoli, in qualche misura, impegnativi e risulta quindi difficile accostarli a quelli "cozy", più rilassanti. Into the Emberlands, il gioco di cui parliamo oggi, sfrutta invece questa distanza abissale tra i due generi per creare un titolo unico in grado di unire meccaniche roguelike ad elementi assolutamente più rilassanti e meno competitivi. Abbiamo passato qualche ora sul titolo sviluppato dai ragazzi di Tiny Roar e pubblicato da Daedalic Entertainment ed oggi siamo qui a raccontarvi la nostra opinione nella recensione di Into the Emberlands per PC (giocato su Steam Deck). Ah, ci teniamo a ringraziare il publisher per il codice fornitoci per poter testare il gioco.
La trama di Into the Emberlands
La trama di Into the Emberlands parla di un mondo sull'orlo del precipizio. Il mondo di gioco, un tempo colorato e prospero, abitato da dei piccoli e simpaticissimi esserini chiamati knack. Il popolo dei knack viveva serenamente nel proprio mondo finchè il Miasma ha fatto la sua comparsa e, da quel giorno, il mondo non è stato più lo stesso. Chiunque si sia avvicinato all'oscurità si è ritrovato perso, lontano dai suoi cari e solo. L'unica cosa che sembra tenere lontana l'oscurità è la grande fiamma che si erge al centro del villaggio, ultimo baluardo contro il Miasma. Ed è in questo contesto che entriamo in gioco noi, che impersoniamo un knack armato di una semplice lanterna, lanterna con cui possiamo portare la fiamma ai margini del villaggio e cercare i nostri amici perduti.
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Non andremo oltre questo breve incipit che serve, più che altro, a raccontarvi del mondo di gioco di Into the Emberlands e di come la missione di cacciare il Miasma e di riportare all'antico splendore il mondo dei knack sia importante. L'introduzione di Into the Emberlands è assolutamente evocativa ed aiuta il giocatore ad entrare nel mood del gioco, un mondo dove non c'è violenza ma solo oscurità e una speranza di luce racchiusa in una piccola lanterna. Purtroppo dobbiamo evidenziare il fatto che Into the Emberlands non è localizzato in italiano e che, quindi, i giocatori che non conoscono l'inglese potrebbero fare un po' di fatica a comprendere quello che succede a video.
Il gameplay di Into the Emberlands
Ovviamente il gameplay è il protagonista di Into the Emberlands e lo è proprio per la sua capacità di unire due generi molto diversi tra loro sotto lo stesso tetto. Ma come funziona una partita di Into the Emberlands? E qual'è il nostro scopo? Beh lo scopo è molto semplice, liberare il villaggio dal Miasma e recuperare tutti i poveri knacks dispersi fuori dai confini del nostro insediamento e per il come farlo è altrettanto semplice: dobbiamo armarci di pazienza e, con l'aiuto della nostra fidata lanterna, esplorare il circondario e recuperare materiali, trovare i compagni e ricostruire, pezzo dopo pezzo, il nostro villaggio. La difficoltà in tutto ciò sta nel fatto che ad ogni nostro passo la carica della lanterna si esaurisce di un punto e, una volta giunta allo zero il Miasma ci inghiottirà.
La struttura ludica di Into the Emberlands è semplice e immediata ma altrettanto ripetitiva.
Ovviamente è possibile potenziare la lanterna e, ogni volta che libereremo uno snacks avremo dei bonus, bonus che ci consentiranno di spostarci sempre un po' più in la. In Into the Emberlands potete tranquillamente dimenticarvi i combattimenti sanguinosi di altri titoli roguelike, qui dovrete "solo" prestare attenzione a quanto vi allontanate dal villaggio perchè esplorare è si bello e piacevole ma mete addosso un certo senso di ansia perchè, nel momento in cui si sbagliano i calcoli, è un attimo trovarsi circondati dal Miasma. Bisogna anche imparare ad utilizzare i vari strumenti a disposizione come piccozze, asce e quant'altro che permettono al nostro eroe di tagliare gli alberi, o distruggere i massi e creare delle scorciatoie (e recuperare, nel mentre, anche utili materiali ndr.). Se è vero che Into the Emberlands risulta divertente pad alla mano e anche molto semplice da imparare, è altrettanto vero che tende a diventare ripetitivo abbastanza in fretta.
L'arte e la tecnica di Into the Emberlands
Dal punto di vista artistico possiamo dire che Into the Emberlands presenta un mondo colorato e molto curato, ricco di dettagli ma con un design quasi low-poly, molto minimalista. Abbiamo apprezzato l'accostamento cromatico e il contrasto tra gli elementi caldi e luminosi del villaggio e le parti più cupe ricoperte dal Miasma. Molto curate anche le animazioni così come l'interfaccia utente: semplice e intuitiva.
Ottime notizie dal fronte tecnico: Into the Emberlands gira perfettamente su Steam Deck e il titolo sembra pensato apposta per essere giocato in mobilità. Pur essendo tutt'ora in Early Access non abbiamo riscontrato problemi o bug di sorta che ci impedissero di poter proseguire nella nostra avventura. Il frame rate è sempre stato abbastanza stabile (al netto di qualche incertezza qua e la ndr.) ma siamo sicuri che le cose miglioreranno lungo il corso dell'Accesso Anticipato. Molto buona anche la colonna sonora e gli effetti audio che ben si sposano col mood generale dell'avventura.
Into the Emberlands è un titolo che ci ha colpito per il suo gameplay e per il modo, semplice e immediato, con cui spiega al giocatore le varie meccaniche di gioco. La parte iniziale è, di fatto un grande tutorial che spiega, passo dopo passo, cosa fare e come. Se dobbiamo guardare gli aspetti negativi non possiamo non evidenziare un livello di difficoltà abbastanza basso e una ripetitività del gameplay loop che si fa presto sentire. A tutto questo c'è però da aggiungere che Into the Emberlands è appena entrato in Early Access a la strada verso la versione 1.0 è ancora lunga e tante cose possono migliorare.
