Siete pronti a sventare i piani della malvagia regina Evangelyn Bramann? Seguiteci nella nostra recensione di Infinite: Beyond The Mind per Nintendo Switch
Quando penso al genere platform la mia mente viene inondata da bellissimi ricordi. Credo che nel cuore di parecchi videogiocatori questo genere abbia un posto speciale, specialmente se in 2D. Sviluppare un videogioco in 2D con stile retrò è una scelta che tante piccole software house indipendenti hanno intrapreso da diverso tempo. Perché? Per due motivi: il primo è questo: costruire un gioco in 2D tutto pixellato richiede meno risorse di denaro e di tempo; il secondo motivo è l’amore incondizionato verso questo stile e verso i grandi videogiochi che hanno reso grande il genere action/platform. Infinite: Beyond The Mind fa parte sicuramente della seconda categoria: sprizza amore verso un genere che ha fatto innamorare tantissimi player. Ma oltre a essere un atto d’amore e anche un buon gioco?
La trama di Infinite: Beyond The Mind è semplice come è giusto che sia un gioco del genere. La cattivissima regina Evangelyn Bramann, una dominatrice tirannica, grazie ai suoi poteri ha reso il mondo un posto che brulica di guerre. Chi potrà mai salvare le sorti del pianeta? Due ragazze dotate di poteri incredibili: Tanya e Olga. All’inizio dell’avventura dovremmo scegliere chi utilizzare e quella non scelta verrà rapita dalla temibile regina. Sarà nostro compito salvare la nostra amica e sconfiggere una volta per tutte la regina. Come ho scritto la trama è semplice e scivola via scenario dopo scenario senza particolari guizzi narrativi. Ma va bene cosi, in un gioco come questo ci interessa il gameplay.
Quando parliamo di Infinite: Beyond The Mind dobbiamo ricordarci che stiamo parlando di un action/platform che attinge a piene mani da giochi famosissimi come Metal Slug, quindi con meccaniche molto veloci e rapide. Questo gioco utilizza un’interfaccia a tre tasti: un pulsante per l’attacco, un per il salto e uno per rotolare. Comandi che si apprendono davvero in pochi secondi e che vengono arricchiti con qualche abilità extra avanzando di livello in livello.
Infinite: Beyond The Mind presenta un gameplay decisamente classico
I livelli funzionano tutti allo stesso modo: partiamo da un punto A per andare da un punto B. Nel nostro cammino ci si scontrerà con soldatini senza personalità che ci lanceranno contro ogni tipo di arsenale. Saranno tutti molto facili da abbattere e, qui una nota dolente, utilizzando la rotolata per una qualche ragione si diventerà invincibili riuscendo ad arrivare al punto B senza combattere contro nessuno. Decisamente una svista nello sviluppo del gioco che mina completamente l’esperienza perché di fatto abbassa drasticamente la difficoltà.
Come si vedono anche dalle immagini la grafica di Infinite: Beyond The Mind è identica ad altri mille milioni di titoli platform 2D con stile retrò. Senza lode e senza infamia. Ho apprezzato tuttavia il level design infatti le mappe si estendono non solo in orizzontale ma anche in verticale donando, seppur in minima parte, più profondità al gameplay.
Un’altra nota positiva è l’aggiornamento che è stato portato su Nintendo Switch che aggiunge il multiplayer co-op e rende l’avventura più divertente.
Purtroppo, in un ambiente saturo di giochi simili, Infinite: Beyond The Mind non riesce a distinguersi più di tanto dal resto. Sbaglia quasi completamente il bersaglio: poca originalità e gameplay in certe fasi deludente. Si percepisce l’amore degli sviluppatori ma purtroppo non è bastato ha creare qualcosa di memorabile ma soltanto qualcosa di sufficiente che comunque diverte ma, una volta terminato, finirà nel dimenticatoio.
Trama 6.00
Gameplay 6.00
Arte e tecnica 6.00
passione da parte degli sviluppatori
gameplay immediato e semplice…
banale
…ma traballante e non appagante
Il titolo è disponibile in versione fisica per PS4 e Switch
Il platform pubblicato da Blowfish Studio è disponibile da oggi
Il platform in pixel art di Emile Coyo arriverà la prossima settimana
Il nuovo titolo arriverà nel secondo quarto del 2020