Si, avete letto bene: ombrello
Oggi parliamo di un action platform che ci ha incuriosito fin dal suo annuncio: stiamo parlando di
Gunbrella, ultima fatica dei ragazzi di
doinksoft (autori anche di
Gato Roboto) e pubblicato da
Devolver Digital (che ringraziamo per averci fornito un codice per poter testare il gioco). Se possiamo dire di essere abbastanza abituati a vedere le armi più disparate all'interno dei videogiochi, vedere trasformato un ombrello in un'arma (
e non solo ndr.) ci ha lasciato abbastanza stupiti. Se anche a voi la questione dell'ombrello vi ha incuriosito mettetevi comodi e seguiteci nella nostra
recensione di Gunbrella per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Gunbrella
Cominciamo, come facciamo di solito, parlando della
trama di Gunbrella e, dobbiamo dirlo subito, non prendete sottogamba il comparto narrativo del titolo di
doinksoft perchè, a dispetto del genere di appartenenza, ha tanto da dire e altrettanto da raccontare. Gli sviluppatori con sede in Oregon infatti non hanno pensato ad un comparto narrativo per dare unicamente un contesto entro il cui ambientare le vicende del protagonista ma hanno invece creato un tessuto narrativo molto interessante e una lore avvincente e, per diversi tratti, originale.
Proprio in virtù di questa particolarità non entreremo troppo nello specifico e vi racconteremo unicamente dell'incipit che da il via alle vicende e del contesto in cui queste si svolgono. Vogliamo ricordarvi inoltre che
Gunbrella non è localizzato in italiano e che quindi dovrete accontentarvi della lingua inglese per poter seguire lo svolgimento degli eventi. Detto questo
Gunbrella inizia col nostro protagonista che si ritrova la casa imbrattata di sangue, la sua famiglia (e gran parte del suo villaggio) sterminata e un unico indizio a disposizione:
un ombrello particolare lasciato sul luogo del delitto. È con questo incipit che il nostro protagonista in pastrano viene introdotto nel gioco e che inizia la ricerca degli assassini che gli hanno dilaniato la vita. Lungo la strada avrete modo di incontrare ogni genere di avversario (e quando diciamo ogni genere intendiamo davvero ogni genere): dai comuni assassini, agli animali fino a orrori che nessuno avrebbe voluto risvegliare. La narrazione di Gunbrella prosegue limpida e ricca di colpi di scena fino ai titoli di coda e rende la progressione assolutamente piacevole.
Il gameplay di Gunbrella
Come abbiamo scritto in apertura
Gunbrella è un action platform vecchia scuola, un titolo in pixel art che ricorda molto le produzioni ludiche degli anni 90 ma il titolo non si limita assolutamente a scimiottare i titoli passati ma li reinterpreta aggiungendo spunti decisamente interessanti. Inutile dirlo, la protagonista indiscussa del gameplay è, senza ombra di dubbio, l'arma del nostro eroe: un ombrello davvero unico. Grazie all'oggetto ritrovato sul luogo del delitto il nostro eroe è in grado di compiere azioni impensabili senza il poderoso strumento. Il
Gunbrella appunto è un ombrello con il quale si può planare da posizioni sopra elevate, ma è anche un'arma in grado di eliminare in pochi colpi gli avversari che si parano sul nostro cammino ma non solo. Lo stesso è anche in grado di farci salire (grazie ad una spinta verso l'alto) in punti altrimenti irraggiungibili e funziona molto bene anche come strumento per sfruttare le zipline: insomma un arnese dannatamente utile.
Gunbrella presenta una profondità ludica e narrativa non comune a molte altre produzioni
Se è vero che il nostro poderoso ombrello ci permette di difenderci, di sparare, di saltare e superare i vari ostacoli non è altrettanto vero che non ci rende immortali o immuni dai tanti (e violenti) avversari che avremo modo di incontrare durante l'avventura. I riflessi del giocatore, la velocità d'azione e la capacità di adattamento sono elementi fondamentali per portare a casa sana e salva la nostra pellaccia anche perchè, la barra d'energia vitale del nostro protagonista non è certamente infinita. I
salvataggi sono gestiti nel gioco grazie ad un sistema di checkpoint in stile falò che ripristina la vita del nostro eroe ma, per fortuna, non rievoca tutti i nemici sterminati fino a quel punto. Ottime anche le
boss fight che ci sono sembrate originali e difficili al punto giusto (
a volte anche troppo ndr.). Pad alla mano (o console alla mano visto che l'abbiamo giocato su
Steam Deck), Gunbrella si presenta reattivo e il sistema di controllo, una volta presa confidenza con la disposizione dei tasti, è assolutamente maneggevole.
L'arte e la tecnica di Gunbrella
Curatissimo e particolare come molte delle produzioni di
Devolver Digital (l'editore Texano si è dimostrato, negli anni, un grande riconoscitore di stile nelle sue produzioni),
Gunbrella è bello da vedere e funzionale nel gameplay. Abbiamo apprezzato il contesto artistico e narrativo che mostrano un universo di gioco originale e interessante che riesce ad attrarre e a stupire il giocatore senza soluzione di continuità. Che siate in un piccolo villaggio o nel cuore di una cupa foresta Gunbrella riesce sempre a mostrare qualcosa di interessante a schermo.
Ben poco da dire sul versante tecnico: la
pixel art di Gunbrella non mette assolutamente in difficoltà
Steam Deck che si dimostra anzi la piattaforma ideale per questo genere di produzioni. Durante le nostre partite non abbiamo notato rallentamenti o problemi di sorta e il consumo della batteria è davvero esiguo. Molto buona anche la componente sonora, piacevole e sempre adeguata al contesto. Lo stesso si può dire per gli effetti audio e la loro qualità.