Nel magico paese del sol Levante
Oggi parliamo di un sequel che possiamo definire, senza mezzi termini, inaspettato: stiamo parlando di
Ganryu 2 - Hakuma Kojiro seguito diretto di Ganryu action platform (in stile Shinobi) che fece bella mostra di se sul finire degli anni 90 su
NEO GEO. Ultimo esempio di una serie di sequel usciti a diversi anni di distanza (qualcuno ha detto
Windjammers 2?) che sembra voler puntare molto sull'effetto nostalgia e su un ritorno ai vecchi canoni del videoludo. Scopriamo quindi insieme come se la cava il nostro
Miyamoto Musashi nella nostra
recensione Ganryu 2 - Hakuma Kojiro per Nintendo Switch.
La trama di Ganryu 2 - Hakuma Kojiro
Ganryu 2 non prende solo il nome dal precedente capitolo ma anche l'impianto narrativo attinge a piene mani dal titolo originale. Se nel vecchio Ganryu il nostro eroe aveva messo fuori combattimento il cattivo di turno (tale
Sasaki Kojiro) e aveva deciso di trasferirsi nel nord del Giappone (e più precisamente nella colorata isola di
Hokkaido) per seguire le sue passioni (arte e cultura) ora si vede costretto a rivedere i suoi piani perchè Sasaki è tornato.
Il cattivo di turno è infatti tornato dal regno dei morti (facendo un patto con i demoni) e minaccia, nuovamente, di mettere il Giappone a ferro e fuoco e attende
Miyamoto Musashi nel sud dell'arcipelago del Sol Levante per scontrasi in quello che, dovrebbe essere, il vero e proprio scontro finale. Ecco quindi che, posati i libri, ci troviamo nuovamente in cammino con la katana sotto braccio e i kunai a portata di mano. La trama prosegue senza grossi colpi di scena e ci porta alle battute finali raccontando una storia abbastanza classica, c'è di buono che potrete seguire senza problemi i dialoghi anche se non siete avvezzi con altre lingue visto che
Ganryu 2 è localizzato in italiano.
Il gameplay di Ganryu 2 - Hakuma Kojiro
Passiamo quindi alla componente più interessante del titolo: il
gameplay. Prima di addentrarci nelle meccaniche di gioco (molto semplici ad onor del vero) facciamo subito una premessa che riguarda la difficoltà del titolo: se state cercando un passatempo semplice semplice siete nel posto sbagliato:
Ganryu 2 è un titolo difficile, che ricorda molto da vicino i classici cabinati che tanto spopolavano nelle sale giochi degli
anni 90. Come da tradizione dei titoli NEO GEO (che spesso riportavano su console i titoli che si potevano giocare in sala giochi) anche Ganryu 2 richiede molta attenzione al giocatore e scoprire troppo il fianco porterà ben presto ad una morte prematura.
Ganryu 2 è un titolo che non va preso sottogamba: il suo livello di difficoltà è infatti medio-alto
L'impianto di gioco è basato su un connubio tra action e platform, il nostro eroe (Miyamoto Musashi) ha dalla sua una serie di armi che vi consentiranno di affrontare tutti gli avversari del titolo. Eccovi quindi a poter sfruttare la vostra fidata katana, a poter colpire gli avversari a distanza grazie ai letali kunai e uno scatto che vi consente di eliminare gli oggetti oltre che "liberarvi" degli avversari. Raccogliendo un numero sufficiente di kani inoltre vi permetterà di sfruttare delle abilità speciali che vi saranno di grande aiuto nell'affrontare sia i boss che gruppi di avversari. Il doppio salto è poi un valido alleato per scoprire aree nascoste che, come da tradizione, pullulano nelle aree di gioco.
L'arte e la tecnica di Ganryu 2 - Hakuma Kojiro
Dal punto di vista artistico e tecnico ci sentiamo un po' indecisi: se da un certo lato è indubbio come
Ganryu 2 cerchi, a più riprese, un collegamento col passato, da un altro punto di vista siamo sicuri che con la pixel art si più fare molto di più. Abbiamo apprezzato molto alcune animazioni, ma siamo rimasti un po' storditi dalla presentazione di alcuni ambienti così come il design di alcuni avversari o boss non ci ha particolarmente convinto.
Sotto il profilo tecnico invece le cose vanno via abbastanza lisce, in modalità handled su Nintendo Switch il titolo si comporta molto bene e anche la colonna sonora è adatta al contesto.