Misteri sul Pianeta Rosso
Ok, abbiamo capito che per arrivare su Marte ci servirà ancora qualche anno, se però non state più nella pelle e un giretto sul Pianeta Rosso volete proprio farlo la
recensione di oggi potrebbe fare al caso vostro. Oggi parliamo infatti di
Fort Solis, opera prima del team di
Fallen Leaf pubblicato da
Dear Villagers (che ringraziamo per averci fornito un codice per testare il gioco). Se siete pronti a gettarvi un'avventura claustrofobica dai ritmi compassati allacciate le cinture e seguiteci nella
recensione di Fort Solis per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Fort Solis
Fort Solis è un'avventura narrativa fortemente incentrata sulla trama e sulla narrazione degli eventi. Se siete alla ricerca di adrenalina a mille e sparatorie dovete rivolgere il vostro sguardo altrove, in Fort Solis i ritmi di gioco e le situazioni sono molto meno caotiche e più legate ad un'avanzamento compassato e ragionato. Nei panni di
Jack (interpretato dall'attore Roger Clark), mentre siamo intenti ad effettuare lavori di manutenzione ad una struttura, riceviamo una chiamata d'allarme dalla base Fort Solis. Senza porci troppi problemi ci rechiamo nel luogo della chiamata e scopriamo che, ad attenderci, c'è una situazione decisamente anomala: la base sembra abbandonata.
Jack si ritrova così ad esplorare la base e a scoprire di più sull'anomalia avanzando settore dopo settore. La trama viene raccontata al giocatore sia attraverso quello che Jack scopre durante la sua esplorazione sia tramite i nastri raccolti. La
trama di Fort Solis è suddivisa in quattro capitoli, quattro capitoli che ricordano molto gli episodi di una serie TV, da questo punto di vista l'opera di
Fallen Leaf ci ha ricordato
Alan Wake di
Remedy. Non vi sveliamo nulla riguardo alla trama del titolo perchè ogni singolo riferimento potrebbe rovinarvi la sorpresa in fase di gioco. Vi dobbiamo però ricordare che
Fort Solis non è localizzato in italiano e questo potrebbe essere un problema per chi non conosce la lingua inglese.
Il gameplay di Fort Solis
Se dovessimo definire il
gameplay di Fort Solis con una singola parola potremo adottare il termine
walking simulator. Se da un certo punto di vista infatti il gioco di
Fallen Leaf in realtà chiede al giocatore di effettuare delle operazioni e di risolvere dei piccoli enigmi, dall'altra parte è chiaro come lo scopo principale del titolo sia quello di raccontare una storia, di far passare emozioni piuttosto che richiedere delle vere e proprie skill ludiche al giocatore. L'incidere di Jack è lento, molto lento, quasi goffo, se state cercando un titolo rapido e veloce non siete assolutamente nel posto giusto, pensate che Jack non può nemmeno correre, ogni passaggio all'interno di Fort Solis è intenso e porta il giocatore a prestare attenzione al mondo di gioco e al suo ambiente.
Fort Solis sembra quasi un film interattivo più che un vero e proprio videogioco.
Il viaggio di Jack e dei suoi compagni d'avventura sembra più una scusa per raccontare una storia piuttosto che un modo per far giocare il giocatore. Durante le poco più di tre ore che vi serviranno per arrivare ai titoli di coda (ogni episodio dura meno di un'oretta) vi troverete ad avere a che fare con semplici puzzle ambientali o interruttori da attivare per permettere al protagonista di proseguire la sua esplorazione e arrivare al termine dell'avventura. Abbiamo
giocato a Fort Solis su Steam Deck e abbiamo trovato il sistema di controllo perfetto per il tipo di gioco.
L'arte e la tecnica di Fort Solis
Se la componente di gameplay può essere considerata la parte più debole dell'intera produzione la stessa cosa non si può certamente dire per il
comparto artistico e tecnico di Fort Solis. I ragazzi di
Fallen Leaf hanno saputo mettere a schermo un universo che, seppur non estremamente originale, risulta coerente con se stesso e con la narrazione, piacevole da vedere e sufficientemente realistico per il contesto presentato. Ottime le performance degli attori che interpretano i personaggi principali (
Roger Clark,
Troy Baker e
Julia Brown) e che riescono a donare ulteriore spessore all'atmosfera del titolo. Abbiamo apprezzato anche il level design e le scelte cromatiche fatte dagli sviluppatori.
Dal punto di vista tecnico
Fort Solis fa la sua bella figura, il titolo è stato sviluppato in
Unreal Engine 5.2 e riesce a presentare un livello grafico di spessore. Abbiamo
giocato a Fort Solis su Steam Deck e, pur dovendo scendere a chiari compromessi, la resa estetica del titolo è stata molto buona sulla macchina di Valve. Chiaramente le performance in termini di batteria non sono propriamente esaltanti e il livello di dettaglio impostato non è paragonabile a quello di un PC di fascia alta ma la resa sul piccolo schermo di Steam Deck è decisamente buona. Molto bene anche la componente audio, sia per quanto concerne la colonna sonora che per gli effetti audio e il doppiaggio.