Un RPG old style
La storia di
EGGLIA: Rebirth nasce diverso tempo fa, il titolo era infatti nato su mobile e, da marzo, è approdato anche su
Nintendo Switch. La versione di cui parliamo oggi è proprio quella dedicata all'ibrida di casa Nintendo che vede una serie di modifiche e correzioni volte ad adattarlo al meglio alla nuova piattaforma e a migliorare l'esperienza in generale. Se siete curiosi di sapere il nostro parere non vi resta che seguirci nella nostra
recensione di EGGLIA: Rebirth per Nintendo Switch.
La trama di EGGLIA: Rebirth
Facciamo, come al solito, una breve panoramica sulla componente narrativa e sulla
trama che sta dietro a EGGLIA: Rebirth, non entreremo molto nei dettagli perchè il titolo di
Brownies è molto story-driven e il rischio spoiler è sempre in agguato. Ad ogni modo EGGLIA: Rebirth è ambientato nel regno di Egglia, un regno dove la pace e la prosperità regnano sovrane almeno fino al momento in cui gli Ogre (invidiosi dello stato di grazia del regno) decisero di invaderlo mettendo a ferro e fuoco terreni e città passando a fil di spada ogni essere vivente gli si parasse davanti. L'assalto degli Ogre sembrava inarrestabile almeno fino a quando
Kuff, reggente di Egglia, decise col suo mago di corte di tentare il tutto per tutto per mettere fine a quella guerra insensata: cristallizzare il regno rinchiudendolo in uova magiche sospese nello spazio e nel tempo.
È questo l'incipit del titolo che ci mostra le due facce delle stessa medaglia: l'intenzione di una giovane di salvare il regno e quella di un ragazzino (colto da una grave amnesia) di distruggere quello che di quel fantastico regno ancora rimane. La narrazione è ben strutturata e, sebben nella sua semplicità di base, riesce a tenere alto l'interesse del giocatore fino ai titoli di coda, a patto però di conoscere l'inglese visto che
EGGLIA: Rebirth non è localizzato in italiano.
Il gameplay di EGGLIA: Rebirth
Così come la narrativa di
EGGLIA: Rebirth ha un sapore molto classico lo stesso si può dire per la sua componente di
gameplay. EGGLIA: Rebirth è diviso, principalmente, in due grandi "momenti di gioco". Il primo riguarda la parte di
gestione delle aree con cui siamo venuti in contatto e la seconda che riguarda invece l'esplorazione e i combattimenti. Possiamo dire senza troppi indugi che la componente di gestione delle aree trovate e liberate è abbastanza basilare e non riesce ad offrire la stessa profondità e varietà di un titolo gestionale completo. Certo, è un buon "passatempo" tra un momento di esplorazione e l'altro ma non possiamo affermare che sia da considerarsi certo il fulcro centrale dell'esperienza di gioco.
EGGLIA: Rebirth offre due momenti di gameplay distinti: uno più gestionale e uno più esplorativo e tattico
La seconda componente è quella dove viene richiesto al giocatore di rimboccarsi le maniche ed esplorare il mondo di gioco affrontando gli avversari che si incontrano sulla mappa. La parte esplorativa è divertente ma decisamente ripetitiva alla lunga visto che ci viene continuamente chiesto di trovare le uova dove sono racchiusi i pezzi di regno, combattere per la loro liberazione e, successivamente, gestirli. È quando si scende nel campo di battaglia che EGGLIA: Rebirth riesce a dimostrarsi interessante per una fetta specifica di giocatori: il suo combat system (mutuato dai sistemi mobile) è decisamente semplice ma avvincente e consente anche agli strateghi meno esperti di potersi divertire senza grossi problemi.
EGGLIA: Rebirth è un titolo pensato più per i casual gamer che per i "pro" di strategici e RPG.
L'arte e la tecnica di EGGLIA: Rebirth
La direzione artistica di EGGLIA: Rebirth fa degnamente il suo lavoro senza però riuscire mai a lasciare il giocatore con la bocca aperta. Le ambientazioni e i personaggi richiamano molto lo stile di
Secret of Mana e la resa grafica è piacevole ma non certo d'impatto (ne originale). Dal canto suo però il titolo non risulta mai confusionario e la resa sul piccolo schermo di Switch è decisamente buona. Buone anche le animazioni e la componente musicale che ben si sposa col mood generale del titolo. Durante le nostre partite su Nintendo Switch non abbiamo, inoltre, incontrato problemi bloccanti o bug che ci impedissero di proseguire nel gioco.