Lasciate da parte le armi, dimenticate salti millimetrici e schivate all'ultimo secondo, oggi parliamo di un titolo lento, compassato dove la velocità non decreterà il vostro successo ne la vostra sconfitta. Stiamo parlando di Distant Bloom, gestionale sviluppato dai ragazzi di Ember Trail e pubblicato da Kinda Brave che merita la vostra (e la nostra ndr.) attenzione, se non altro anche solo per la delicatezza del tema trattato. Grazie ad un codice ricevuto dal publisher abbiamo avuto modo di partecipare ad un viaggio davvero unico, se volete sapere cosa ci ha colpito in modo particolare non dovete far altro che seguirci nella recensione di Distant Bloom per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Distant Bloom
I ragazzi di Ember Trail devono aver pensato all'essere umano e a quello che stiamo facendo al nostro pianeta quando hanno iniziato a sviluppare Distant Bloom. Il titolo infatti ha un sotteso di stampo ecologista molto importante che, anche seppur non esplicitato chiaramente, sembra arrivare dritto al punto fin dai primi minuti di gioco. Sia ben inteso, il titolo di Ember Trail e Kinda Brave è un gestionale votato all'avventura ma il contesto in cui trova la genesi il titolo è qualcosa che non possiamo assolutamente passare in secondo piano.
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Lo studio di sviluppo svedese deve aver riflettuto molto bene sia sulla condizione dell'essere umano (e sopra tutto della sua casa ndr.) e sull'importanza di trovare una propria casa e valorizzarla. Ma di cosa parla Distant Bloom? La trama di Distant Bloom non è assolutamente nulla di complesso: il titolo parla di una razza aliena alla ricerca di una nuova casa. Avete presente quando sentite di "pianeti abitabili", "terraformare pianeti" ecc? Ecco, i protagonisti di Distant Bloom hanno un disperato bisogno di trovare una nuova casa e, nel momento in cui la individuano fanno di tutto per raggiungerla e, dopo un viaggio estenuante si ritrovano su un pianeta ben diverso da come l'avevano immagino e ipotizzato. Qualcosa è successo sul pianeta e spetta a noi e ai nostri compagni di viaggio scoprire cosa è successo prima del nostro arrivo (oltre che, chiaramente, a rimettere le cose a posto). Vi ricordiamo inoltre che, purtroppo, Distant Bloom non è localizzato in italiano.
Il gameplay di Distant Bloom
Trovarsi soli su un pianeta deserto non deve essere certamente una bella sensazione e, certamente, il fato non sembra aver giocato a nostro favore. Sembra infatti che, dopo l'atterraggio sul pianeta alieno solo noi ci siamo svegliati e, accompagnati da un robot costruito proprio per aiutarci, tocca a noi risvegliare i vari componenti dell'equipaggio che sono stati scaraventati in vari arie del pianeta. Ogni volta che recuperiamo un compagno guadagniamo, di fatto, una nuova abilità o un potenziamento che ci consente di proseguire l'esplorazione tenendo sempre a mente quello che è il nostro obiettivo finale: rendere il pianeta nuovamente vivibile. Il pianeta dove siamo atterrati sembra infatti aver subito qualcosa di terribile, qualcosa che l'ha reso quello che è ora: arido e senza vita.
Distant Bloom è un gestionale un po' diverso dal solito: qui dobbiamo ripristinare la vita sul pianeta e, al contempo, scoprire cosa l'ha ridotto così
Le meccaniche di gameplay del gioco sono abbastanza semplici, dobbiamo seminare le piante e rendere il pianeta nuovamente vivibile. Per fare questo siamo chiamati ad esplorare il pianeta, recuperare i nostri compagni di viaggio e ottenere così nuovi potenziamenti che ci consentono di proseguire la nostra avventura. Il gameplay di Distant Bloom non offre certo sezioni particolarmente memorabili ma risulta assolutamente godibile dai giocatori alla ricerca di contesti di gameplay più rilassati. Possiamo dire che Distant Bloom è un titolo che fa riflettere e i suoi tempi e ritmi compassati aiutano il giocatore a pensare alle sue azioni e, sopra tutto, a pensare alle azioni compiute da chi è arrivato prima di lui.
L'arte e la tecnica di Distant Bloom
Sul fronte artistico e tecnico non abbiamo molto da dire riguardo a Distant Bloom. Il motore di gioco non fa gridare al miracolo ma svolge bene la sua funzione e risulta perfetto per il tipo di gameplay esploso dal titolo. Abbiamo trovato interessanti (e anche parzialmente originali) i design dei vari personaggi. Una nota di merito va alla realizzazione degli ambienti del titolo: interessanti e, in alcuni casi, anche evocativi.
Abbiamo giocato a Distant Bloom su Steam Deck e possiamo garantirvi che il titolo funziona senza grossi problemi. Certo, qualche patch potrebbe correggere qualche errore qua e la e magari rendere un po' più stabile il gameplay ma, se non altro, non ci siamo trovati di fronte a problemi bloccanti o bug che potessero inficiare la nostra run. Molto buona e perfettamente allineata al contesto anche la componente sonora della produzione, sia per quanto riguarda la soundtrack che per quello che riguarda effetti audio e rumori.
Distant Bloom è un gestionale che cerca, prendendola un po' alla larga, di portare all'attenzione del giocatore un argomento molto importante legato all'ambiente e alla cura del mondo che ci circonda. Dal punto di vista di gameplay alcuni potrebbero trovarlo monotono e molto classico e, in effetti, lo è ma questo ci sembra più un problema della categoria che non propriamente di Distant Bloom. Il comparto tecnico e quello artistico si comportano bene e riescono, pur senza brillare, a fare la loro parte.