Spa ghet ttttti!
No, non vogliamo vestire i panni del mitico Lotti (chi si ricorda Tutti in campo con Lotti?), oggi però parliamo comunque di un titolo di golf, o meglio, di un gioco che utilizza questo sport per presentarci un gameplay che di sportivo ha poco. Stiamo parlando di
Cursed to Golf, titolo sviluppato dai ragazzi di
Chuhai Labs e pubblicato sotto l'etichetta di
Thunderful. Lasciate pure a terra le mazze e il tipico abbigliamento da Tiger Woods, qui ci toccherà fare un viaggetto che difficilmente si raggiungerebbe con le classiche golf cart: siamo diretti molto più in profondità. Seguiteci quindi nella nostra
recensione di Cursed to Golf per Nintendo Switch.
La trama di Cursed to Golf
A dispetto della parola "Golf" nel nome il titolo di
Chuhai Labs sfrutta il pretesto del golf per portare i giocatori in una serie di eventi che vedranno la discesa (e la risalita) del nostro.
Cursed to Golf ci vede vestire i panni di un giovane e provetto giocatore di golf a cui il destino sembra aver scritto una storia particolarmente macabra. Inizia tutto in una bella giornata di sole, il nostro eroe (se di eroe si può parlare) indossa il suo cappellino, è ben saldo sul campo di golf e si appresta ad eseguire un colpo che lo potrebbe portare al successo. Tutto è pronto e tutto sembra andare per il verso giusto quando il cielo si scurisce e delle ben poco gradevoli nuvole si stagliano sul tee. Proprio mentre colpiamo con decisione la pallina un fulmine si scaglia su di noi che ci ritroviamo, di colpo, a sprofondare verso il centro della terra vedendo le nostre chance di successo andare in fumo (e con esse anche la nostra stessa vita).
È con questa semplice (ma abbastanza originale) premessa che Cursed to Golf porta il giocatore nel regno dell'
Eterni-Tee dove dovremo affrontare mille peripezie per poter tornare alla nostra vita "normale". Anche se la trama non è certamente quella di un film da Oscar siamo ben contenti di potervi dire che
Cursed to Golf è localizzato in italiano e che potrete quindi seguire le avventure del nostro protagonista senza grossi problemi anche se non conoscete l'inglese.
Il gameplay di Cursed to Golf
Un
corposo tutorial permette ai giocatori di prendere subito confidenza con
Cursed to Golf e, quando si parla di titoli roguelike, avere anche il minimo suggerimento in più può risultare decisivo in svariate situazioni. Ad ogni modo, una volta giunti nel Purgatorio del Golf, dovremo affrontare una serie di buche in una scalata verso il ritorno alla vita che si fa, via via, più complessa. I comandi di gioco sono molto semplici e anche le regole a cui dovremo sottostare non sono impossibili da memorizzare ma il titolo non è così semplice come possiamo pensare:
Cursed to Golf infatti è molto punitivo ed ogni errore vi costerà davvero caro. Gli errori, inoltre, qui pesano parecchio perchè la struttura roguelike si fa sentire (e molto), visto che al fallimento corrisponde l'obbligo di ricominciare.
Cursed to Golf è un titolo che vi obbliga ad essere precisi e, al contempo, abbastanza flessibili da saper cambiare i piani in corsa
All'atto pratico vi troverete in una sorta di titolo di golf sviluppato a mo di platform dove sarete chiamati a mandare la pallina in buca secondo le regole canoniche dello sport ma, e qui c'è un grande ma, volta per volta i campi saranno "alterati" da agenti esterni, alle volte da regole fisiche completamente sbilanciate e via di questo passo:
con Cursed to Golf (da questo punto di vista) non ci si può proprio annoiare. Peccato per il livello di difficoltà abbastanza alto e con (sopratutto) il livello di sfa punitivo che rischia di far arenare molto presto i giocatori meno tenaci.
L'arte e la tecnica di Cursed to Golf
Se sul gameplay nutriamo qualche dubbio in sul bilanciamento, dal punto di vista artistico siamo pienamente soddisfatti da quanto presentato da
Chuhai Labs. Gli sviluppatori giapponesi hanno saputo creare un mondo di gioco colorato e vario sfruttando una pixel art che sa di nuovo ma ricorda molto i titoli del passato. Ottime le scelte cromatiche e il carisma di protagonisti e comprimari. Un plauso speciale va alle animazioni: sempre fluide e ben raccordate tra loro.
Dal punto di vista tecnico non abbiamo molto da dire: il titolo non mostra cerco un comparto estetico esoso e durante le nostre
partite su Nintendo Switch non abbiamo mai incontrato rallentamenti o bug che potessero minare l'esperienza di gioco. Infine la resa estetica sul piccolo schermo di Switch è decisamente buona e rende Cursed to Golf decisamente piacevole da vedere.