Chi è nato a cavallo tra gli anni 80 e 90 (e anche leggermente prima) ha un concetto decisamente diverso sul genere degli sparatutto rispetto a chi non ha vissuto in prima persona la nascita del genere. Ora, non vogliamo certo star qui a fare i "vecchietti da bar" dei "ahhhh si stava meglio quando si stava peggio" ma è fuori discussione che i primi anni di evoluzione del genere degli FPS hanno lasciato un segno indelebile in tutti i giocatori di quegli anni (un po' come hanno fatto altri generi per altre generazioni). Oggi torniamo a bomba a parlare di un "FPS vecchia scuola" che ha saputo attivare in noi ricordi da tempo sepolti: stiamo parlando di Bloodhound, titolo che abbiamo avuto modo di provare grazie ad un codice offerto da Kruger & Flint Productions (sviluppatori del titolo) e di cui ci accingiamo a parlarvi nella nostra recensione di Bloodhound per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Bloodhound
Prima di parlarvi della trama di Bloodhound occorre ricordare il contesto: il titolo è un FPS vecchio stile che trae la sua ispirazione da titoli come DOOM e Quake e la trama non è certamente l'elemento cardine di queste produzioni. Ecco, se vi aspettavate una trama innovativa o particolareggiata avevate riposto male le vostre speranze: Bloodhound non ha infatti un vero e proprio canovaccio narrativo. Il titolo sviluppato dai ragazzi di Kruger & Flint Productions è un tributo ai primi sparatutto dove la cosa fondamentale era una: sterminare orde e orde di demoni perchè andava, semplicemente, fatto.
Ecco quindi che Bloodhound parte perfettamente in linea con le produzioni da cui trae ispirazione: nel titolo vestiamo i panni di un guerriero che fa parte dell'antica casa dell'Ordine dei Custodi dei Cancelli, una confraternita segreta il cui scopo è quello di difendere il pianeta terra da demoni e altre oscenità. Inutile dire che i cancelli degli inferi si sono aperti (un'altra volta, direte voi ndr.) e, indovinate un po', spetterà proprio a noi mettere la parola fine a questa invasione e rispedire al mittente le order di demoni che minacciano il pianeta. Tutto qui: niente dialoghi, niente trama, solo tanta e tanta azione per rimandare al mittente i maledetti demoni. Anche se la componente narrativa non ha un suo peso specifico particolarmente importante è bene ricordare che Bloodhound è localizzato in italiano.
Il gameplay di Bloodhound
Ovviamente, un titolo come Bloodhound, vale quanto vale il suo gameplay e, fortunatamente sotto questo punto di vista il lavoro svolto dai ragazzi di Kruger & Flint Productions è eccellente. Bloodhound non fa sconti a nessuno e riprende paro paro le stesse meccaniche che hanno reso famosi e celebri titoli come DOOM e Quake e lo fa senza scendere a compromessi. Siete alla ricerca di sparatorie violente e sanguinolente? Qui verrete accontentati. State cercando un gioco dove caricare a testa bassa cercando di portare con voi all'inferno più demoni possibili? Siete nel posto giusto! Volete un titolo che vi permetta di staccare il cervello dopo una giornata in ufficio? Qui vi sentirete a casa.
Bloodhound è un FPS old school dannatamente divertente e immediato che saprà letteralmente rapirvi
Dimenticate coperture, tattiche e strategie: in Bloodhound vale la regola d'ora del "primo che spara, primo che uccide". Giocando al titolo di Kruger & Flint Productions abbiamo provato la stessa sensazione di pura adrenalina che riuscivano a trasmetterci le partite al primo Quake tanti e tanti anni fa (e che abbiamo riprovato giocando la riedizione) oppure provate durante le partite a quel piccolo capolavoro che fu Painkiller (il primo). Pad alla mano (o console alla mano nel nostro caso visto che l'abbiamo giocato su Steam Deck) Bloodhound risulta immediato e divertente, preciso nei controlli e sempre reattivo: un vero e proprio piccolo gioiello.
L'arte e la tecnica di Bloodhound
Anche dal punto di vista artistico la produzione di Kruger & Flint Productions sa il fatto suo e propone al giocatore un'ambientazione sicuramente non originale ma che saprà risvegliare una trafila infinita di ricordi legati, per l'appunto, ai capisaldi del genere. Abbiamo apprezzato il look 'n feel della produzione, tanto old school quanto in linea con le produzioni più recenti. Ottima la varietà di avversari ed ambientazioni così come le atmosfere che il titolo è in grado di regalare.
Dal punto di vista tecnico Bloodhound si comporta decisamente bene con un motore di gioco che regge perfettamente quello che porta a schermo e gira perfettamente anche su Steam Deck. Per mantenere un frame rate costante sulla portatile di casa Valve abbiamo dovuto scendere a qualche compromesso ma nulla che potesse inficiare la fruizione del titolo. Ottima infine anche la colonna sonora e gli effetti audio.
Bloodhound è un FPS old school che saprà fare la felicità di chi ha qualche capello bianco in testa e che è ancora appassionato di Boomer Shooters. I ragazzi di Kruger & Flint Productions hanno saputo trovare un perfetto equilibrio tra gameplay e resa visiva del titolo regalando ai giocatore un titolo d'altri tempi che sa divertire anche oggi.