Siete pronti ad avventurarvi in un mondo dove la notte sembra non avere fine? E se vi dicessimo che per esplorarla potreste usare dei palloncini gonfiati ad elio in stile Up della Pixar? Vi abbiamo incuriosito un po'? Perchè nel titolo di cui parliamo oggi, Beyond the Long Night il nostro protagonista dovrà davvero usare dei palloncini per muoversi nel mondo di gioco ma andiamo con ordine, seguiteci nella nostra recensione di Beyond the Long Night per PC (giocato su Steam Deck) per saperne di più!
La trama di Beyond the Long Night
Beyond the Long Night non è uno di quei titoli che vi spiattella bella e pronta una trama semplice e chiara. Nel titolo sviluppato dai ragazzi di Noisy Head Games e pubblicato da Yogscast Games (che ringraziamo per il codice ricevuto per testare il gioco) la narrazione affiora man a mano che il nostro protagonista si addentrerà nel mondo di gioco e parlerà con gli strani personaggi che lo abitano. Non vogliamo spoilerare nulla quindi vi racconteremo giusto l'incipit dell'avventura e quale sarà il vostro scopo.
All'inizio dell'avventura saremo chiamati ad esplorare la Montagna Oscura, un luogo tetro pieno di mostri e di orrori vari ma non solo, è abitato anche da individui che potremo definire tranquillamente adorabili. Ad ogni modo questo universo è bloccato in una sorta di loop temporale che solo noi, sembra, siamo in grado di sbloccare. Eco quindi che il nostro eroe, armato dei suoi fidati palloncini, inizia ad esplorare questo strano ambiente. Non proseguiremo oltre nel racconto ma possiamo dirvi che abbiamo apprezzato molto la narrazione emergente del titolo e che, purtroppo, Beyond the Long Night non è localizzato in italiano quindi dovrete mettere mano al dizionario se non siete pratichi con l'inglese.
Il gameplay di Beyond the Long Night
Beyond the Long Night è un roguelike che basa il suo gameplay loop su esplorazione e sull'avanzamento nella storia per proseguire nell'avventura. Beyond the Long Night ha un'anima da twin stick shooter realizzata decisamente bene: il nostro buffo personaggio può infatti sparare ed eliminare gli avversari durante le esplorazioni delle varie stanze che compongono i labirintici sotterranei. Un breve (ma fondamentale) tutorial spiega al giocatore le meccaniche base e non servirà molto tempo per padroneggiare i meccanismi di gameplay proposti dal titolo.
Beyond the Long Night unisce le meccaniche roguelike a quelle da twin stick shooter con la risoluzione di enigmi ambientali
I palloncini che ci portano in giro per i livelli non hanno solo uno scopo puramente visivo ma indicano anche il numero di vite che vi rimangono prima del game over. Abbiamo trovato il sistema di controllo semplice ed efficace, abbiamo anche apprezzato il sistema di generazione delle varie stanze che è in grado di offrire anche piccoli puzzle ambientali, utili per spezzare il ritmo dell'azione. La presenza di alcuni personaggi decisamente particolari e unici poi riesce a rendere l'avanzamento e la progressione nel gioco sempre piacevole. Memorabili poi alcune boss fight, molto ben realizzate e decisamente impegnative.
L'arte e la tecnica di Beyond the Long Night
La direzione artistica di Beyond the Long Night ci è sembrata decisamente ispirata e curata. I personaggi (e non solo il protagonista) presenti nel titolo sono molto ben caratterizzati e la cura riposta nella creazione degli elementi dello scenario è evidente.
Dal punto di vista tecnico non abbiamo molto da dire: Beyond the Long Night gira perfettamente su Steam Deck. Come spesso accade potreste avere qualche problema a leggere i testi a video (che potrebbero risultare un po' troppo piccoli) ma nulla di particolarmente problematico. Ottimo anche il sistema di controllo e la componente audio.
Beyond the Long Night è un indie che sa il fatto suo. I ragazzi di Noisy Head Games hanno confezionato un titolo interessante e adatto a tutti, ricco di misteri, adatto sia a partite mordi e fuggi che a sessioni di gameplay più prolungate. Ottimo anche il sistema di gameplay che unisce le meccaniche da twin stick shooter a quelle roguelike che, ovviamente, presta però il fianco ad una certa ripetitività di fondo.