La scintilla della vita
Un pianeta lontano, i creatori scomparsi e delle macchine senzienti: gli ingredienti per una trama interessante (anche se forse non proprio originale) ci sono tutti, curiosi di sapere di cosa stiamo parlando? Il titolo protagonista della nostra
recensione è
Astor: Blade of the Monolith (il cui titolo, in origine, era
Monolith: Requiem of the Ancients) sviluppato dai ragazzi di
C2 Game Studio e pubblicato da
Versus Evil che ringraziamo per averci fornito un codice con cui testare il gioco. Se siete alla ricerca di un action adventure con cui passare qualche ora nell'attesa dei titoloni post-estivi seguiteci nella
recensione Astor: Blade of the Monolith per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Astor: Blade of the Monolith
Cominciamo accennando alla
trama di Astor: Blade of the Monolith che, come scrivevamo in apertura, mixa una serie di elementi interessanti. Iniziamo col dire che la storia si svolge sul pianeta
Gliese, un luogo un tempo abitato da una razza potente, da quelli che possiamo definire dei veri e propri costruttori di mondi ma di cui ora non vi è più traccia.
Astor: Blade of the Monolith parla di un mondo per certi versi finito, un mondo che sente l'assenza di coloro i quali l'avevano forgiato ma che continua a vivere proprio grazie alle loro creazione: stiamo parlando del popolo dei
Diokek. I
Diokek sono esseri senzienti creati dagli antichi che vivono di vita propria e che cercano di tenere insieme i pezzi di quello che resta dell'antico mondo.
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Acconsento, mostra il video
Il delicato equilibrio del pianeta sembra però essere messo a repentaglio dalla comparsa di un altra razza di creature maligne: gli
Hiltsik. Indovinate un po', su chi mai potrebbe ricadere il fardello di salvare il pianeta e liberare i
Diokek dalla minaccia? Lo sappiamo avete risposto correttamente: ma a noi, che domande! E più precisamente ad
Astor, un giovane guerriero che si trova proprio nel posto giusto al momento giusto, al classico eroe per caso che, guarda a caso, è anche il prescelto di un'antica profezia. Al netto di tutto la
narrazione di Astor: Blade of the Monolith scorre serena senza incredibili colpi di scena e la trama fa più che altro da collante per dare una giustificazione alle nostre peripezie. Prima di passare a parlare del gameplay (vero fulcro dell'esperienza ludica) vogliamo ricordarvi che purtroppo
Astor: Blade of the Monolith non è tradotto in italiano e che quindi se non conoscete l'inglese (
o un'altra lingua ndr.) potreste non comprendere a pieno quel che succede nel gioco.
Il gameplay di Astor: Blade of the Monolith
Parlando del
gameplay di Astor: Blade of the Monolith possiamo dire che il titolo di
C2 Game Studio non cerca l'innovazione come punto di riferimento ma prende invece i cardini del genere e li riporta all'interno del gameplay loop della propria produzione. Ecco quindi che la componente action la fa da padrona con un protagonista, Astor, che si muove agile tra i nemici, che è in grado di acquisire nuovi potenziamenti e che riesce a compiere imprese decisamente sovrumane. Bastano pochi minuti col pad tra le mani per rendersi conto che lo schema dei comandi, le azioni che si possono compiere e le dirette conseguenze degli stessi sono i medesimi che troviamo in tante altre produzioni dello stesso tipo.
Astor: Blade of the Monolith è un action che riprende alcune meccaniche da grandi titoli ma che non riesce ad avere la stessa profondità degli originali
Sia ben inteso, questo non deve essere visto come un difetto: da questo punto di vista
Astor: Blade of the Monolith risulta un titolo accessibile e che fa leva sui classici canoni del genere degli action adventure. Certo, se state cercando un po' più di originalità allora resterete sicuramente delusi ma se è il divertimento che state cercando allora siete nel posto giusto. Dopo pochi minuti vi troverete a concatenare attacchi pesanti ad attacchi rapidi, a cercare combo e a muovervi per il mondo di gioco con discreta rapidità, il problema è che quello che farete nei primi minuti di gioco è, più o meno, quello che sarete chiamati a fare per tutta la durata dell'avventura. Possiamo dire che dal punto div ista della varietà offerta e dell'innovazione
Astor: Blade of the Monolith ha decisamente qualche problema e non fa molto per nasconderli. Buono il feedback "pad alla mano" che anche su
Steam Deck regala soddisfazioni.
L'arte e la tecnica di Astor: Blade of the Monolith
Dal punto di vista estetico i ragazzi di
C2 Game Studio hanno cercato di portare a schermo qualcosa di più originale e, in parte, ci sono riusciti. Abbiamo trovato ben caratterizzato il protagonista e abbiamo apprezzato parecchio alcune delle ambientazioni che hanno saputo catturare la nostra attenzione. Buone le scelte cromatiche e buona la diversità dei vari biomi proposti nel gioco.
Abbiamo
giocato a Astor: Blade of the Monolith su Steam Deck e possiamo dire che il titolo gira sulla portatile di casa Valve non, però, senza qualche difficoltà. Siamo dovuti scendere a qualche compromesso estetico e il frame rate non è sembrato sempre molto stabile. Buona la componente sonora che non vi rimarrà impressa ma che, nel compenso, va abbastanza bene il suo lavoro.