Quando l'IA ti scappa di mano
Oggi parliamo di un roguelike molto classico che va a scontrarsi con una serie di competitor decisamente agguerrita: d'altra parte il mercato dei roguelike è praticamente saturo ed emergere non è così semplice. Scopriamo insieme come se la cava
ArcRunner, action roguelike sviluppato dai ragazzi di
Trickjump Games e pubblicato da
PQube (che ci ha gentilmente fornito un codice per poter testare il gioco), nella nostra
recensione di ArcRunner per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di ArcRunner
Cominciamo, come al solito, parlando della
trama di ArcRunner. In questo frangente dobbiamo dire che i ragazzi di
Trickjump Games non hanno messo giù un plot narrativo che sprizzi originalità da ogni dove e, anzi, l'incipit è anche abbastanza banale ed abusato. Il titolo è ambientato sulla stazione spaziale
The Arc, una struttura di classe Titan comandata da un'intelligenza artificiale:
KORE (
c'è poco da fare, in questi ultimi periodi non si riesce proprio a non parlare di AI eh?). Il sistema di controllo viene infettato da un virus che prende il controllo di KORE e, di fatto, di tutta la stazione spaziale. I sistemi di controllo della stazione sono ora in mano al virus e tutti i robot al servizio dell'IA si sono rivoltati contro gli abitanti della stazione. Provate un po' ad indovinare? Spetterà a noi sistemare la questione facendoci largo tra le fila di automi che faranno di tutto per impedirci di raggiungere KORE e ripristinarne il corretto funzionamento.
Come potete ben capire l'incipit narrativo non rappresenta certo una novità ne tanto meno troverete colpi di scena eclatanti durante le fasi di gameplay. Se non altro potete rallegrarvi se non conoscete l'inglese visto che
ArcRunner è localizzato in italiano.
Il gameplay di ArcRunner
Ma invece il
gameplay di ArcRunner introduce novità sostanziali al genere degli action roguelike? No, anche da questo punto di vista il titolo di
Trickjump Games offre ai giocatori delle meccaniche di gioco abbastanza classiche. Il mondo di gioco è generato proceduralmente e, ad ogni morte, avrete la possibilità di rinascere in un nuovo corpo e riprendere la vostra crociata contro il virus e l'IA impazzita. Come al solito potrete investire i naniti ottenuti durante la run per rendere il vostro personaggio più potente e permettergli di proseguire nell'avventura con qualche asso in più nella manica. Le vostre performance però non saranno dettate solo dall'esperienza che il vostro personaggio accumulerà run dopo run ma anche dalle armi che troverete sul percorso. Ecco, da questo punto di vista il lavoro svolto dagli sviluppatori è pregevole: avrete modo di ottenere armi di diverso tipo e di diversa potenza che vi permetteranno di approcciare il titolo in modo molto diverso.
ArcRunner è il classico roguelike che fa bene il suo dovere ma che non riesce a sfondare
Ci sono ancora un paio di osservazioni da fare prima di passare alla componente artistica e tecnica: la prima riguarda la possibilità di scegliere tra tre classi:
ninja,
soldato o
hacker. Ovviamente ognuna delle tre classi condizionerà il vostro approccio al titolo: se preferite un approccio rapido e letale il ninja è sicuramente la classe più adatta, se invece prediligete lo scontro frontale il soldato farà al caso vostro. Nel caso in cui cerchiate un approccio più ragionato e indiretto l'hacker è la scelta che vi consigliamo. Vi ricordiamo che potrete affrontare il titolo in compagnia di un amico per rendere il tutto più divertente e casinaro. Pad alla mano
ArcRunner risulta divertente ma non riesce ad offrire meccaniche uniche che possano differenziare la produzione di
PQube dalla massa.
L'arte e la tecnica di ArcRunner
Anche se non completamente originale la componente artistica e visiva è la parte che più ci ha esaltato di
ArcRunner. La stazione The Arc (o meglio, i suoi ambienti) è affascinante e l'atmosfera cyberpunk che si intravede nel titolo rende il tutto un tripudio di neon e luci che offre una resa estetica e visiva decisamente interessante. Ricercato anche il design dei tre protagonisti e anche degli avversari che, seppur dopo un po' tendono a ripetersi, riesce a dimostrarsi funzionale sia al gameplay che alla natura stessa del titolo.
Dal punto di vista tecnico non abbiamo molto da dire:
ArcRunner gira bene su Steam Deck e durante le nostre prove non abbiamo riscontrato particolari problemi o bug. Non abbiamo avuto modo di testare la componente multiplayer ma sembra che il titolo crashi sulla portatile di casa Valve quando si cerca di accedere ad una partita online.
Bene il comparto audio che svolge egregiamente il suo lavoro senza strafare.