Questa casa non è un albergo!
Molti di voi staranno preparando le valige, alcuni le staranno invece smontando (
anche qui, tra pochi giorni iniziano le vacanze! ndr.) e come non sfruttare questo momento di organizzazione per dedicarsi ad un titolo che fa del "mettere in ordine" il suo mantra? Stiamo parlando di
A Little to the Left, titolo sviluppato dai ragazzi di
Max Inferno e pubblicato da
Secret Mode che vi invita proprio a prendervi del tempo per mettere in ordine, organizzare e riflettere. Grazie ad un codice gentilmente offertoci dal publisher abbiamo avuto modo di testare il titolo e il suo ultimo DLC
Seeing Stars ed oggi siamo qui per raccontarvi la nostra opinione. Se siete curiosi, o semplicemente amanti di ordine e logica, seguiteci nella nostra
recensione di A Little to the Left per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di A Little to the Left
Partiamo subito col dire che
A Little to the Left non presenta una trama tradizionale, ma piuttosto un'esperienza narrativa implicita che emerge attraverso il gameplay. Vi troverete infatti a riordinare una serie di oggetti domestici, dalla cancelleria agli utensili da cucina, ognuno dei quali nasconde piccoli enigmi. La mancanza di una narrazione esplicita permette ai giocatori di concentrarsi sul piacere dell'ordine e della simmetria, rendendo il gioco un'esperienza rilassante e contemplativa. Prima che vi dedichiate a rimettere a posto ogni singolo oggetto presente nel titolo vi ricordiamo che
A Little to the Left è localizzato in italiano.
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Il
DLC Seeing Stars aggiunge una nuova dimensione al gioco, introducendo nuovi oggetti e scenari da riordinare. Questo contenuto aggiuntivo non altera la formula di base, ma arricchisce il mondo di gioco con nuove sfide e dettagli. Gli sviluppatori hanno mantenuto la stessa filosofia di design, concentrandosi su piccoli dettagli che raccontano storie minori attraverso gli oggetti e le loro disposizioni. L'assenza di una trama tradizionale non significa che
A Little to the Left sia però privo di profondità narrativa. Ogni puzzle risolto racconta una piccola storia, un
frammento della vita quotidiana, che può essere interpretato in vari modi. Questo approccio narrativo emergente permette una connessione personale con il gioco, poiché ogni giocatore può proiettare le proprie esperienze e sentimenti nelle situazioni presentate.
Il gameplay di A Little to the Left
Ma veniamo quindi al dunque e parliamo del
gameplay di A Little to the Left, per chi non avesse mai sentito parlare del titolo di Max Inferno, deve sapere che, fondamentalmente è un puzzle game di riordino che richiede al giocatore di sistemare oggetti in modo esteticamente piacevole o funzionale. Ogni livello presenta un set di oggetti che devono essere organizzati secondo un criterio logico o visivo. Questa
meccanica di base è semplice ma gratificante, offrendo una sensazione di soddisfazione ogni volta che un puzzle viene completato con successo. Anche se "mettere in ordine" e "trovare le regole di organizzazione" è sicuramente stimolante, alla lunga si sente un certo senso di
ripetitività del gameplay.
A Little to the Left è il classico puzzle "rilassante", perfetto per le serate estive o per le giornate sotto l'ombrellone
Il
DLC Seeing Stars introduce nuove varianti di puzzle, mantenendo la stessa struttura di base ma aggiungendo nuove complessità. I nuovi livelli sfidano i giocatori con oggetti meno familiari e disposizioni più intricate, richiedendo un pensiero più creativo e un occhio attento ai dettagli. Questa evoluzione del gameplay mantiene il gioco fresco e stimolante, senza deviare troppo dalla formula originale.
A Little to the Left non impone limiti di tempo o punizioni severe per gli errori, consentendo così a ciascuno di affrontare il gioco con i propri ritmi (
no, non è Shadow of the Erdtree ndr.). Questa filosofia di design rende il gioco ideale per chi cerca un'esperienza rilassante e priva di stress. Tuttavia, alcuni giocatori potrebbero trovare la mancanza di sfida eccessiva, desiderando enigmi più complessi e variegati.
L'arte e la tecnica di A Little to the Left
Anche sul piano artistico A Little to the Left non delude e porta al giocatore un'interfaccia minimalista ma dotata di una grande cura dei dettagli. Gli sviluppatori hanno scelto uno
stile visivo pulito e semplice, che enfatizza la bellezza degli oggetti quotidiani. La palette di colori è sobria ma accattivante, contribuendo a creare un'atmosfera calma e rilassante che pervade tutto il gioco. Lo stesso stile è stato mantenuto in
Seeing Stars. I nuovi livelli sono realizzati con la stessa attenzione ai dettagli, garantendo un'esperienza visiva coerente e piacevole.
Dal punto di vista tecnico non c'è molto da dire su
A Little to the Left e durante le nostre prove non abbiamo riscontrato problemi di sorta. Abbiamo giocato ad A Little to the Left su Steam Deck e la portatile di Valve si è dimostrata perfetta per il tipo di gameplay. Buono anche il comparto sonoro che fa da vera e propria ciliegina sulla torta.