Mille anni dopo
Spesso ci lamentiamo di come i sequel non apportino miglioramenti ai titoli precedenti, di come si presentino dei "more of the same" giusto per fare cassetto, senza ascoltare i feedback della community. Ecco, questa cosa non è assolutamente successa nel titolo di cui parliamo oggi:
30XX. Il titolo sviluppato dai ragazzi di
Batterystaple Games è il sequel di
20XX che
avevamo valutato positivamente con qualche riserva. Grazie ad un codice ricevuto dagli sviluppatori abbiamo avuto modo di provare la loro nuova fatica e siamo qui per raccontarvi il nostro parere nella
recensione di 30XX per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di 30XX
Partiamo col dire che i miglioramenti principali apportati al titolo non includono la componente narrativa che, ad ogni modo, non è stata messa da parte dagli sviluppatori. I ragazzi di
Batterystaple Games hanno infatti cercato di dare una certa continuità narrativa a
30XX rispetto a quanto raccontato in
20XX. In 30XX vestiamo i panni di un eroe risvegliato dopo mille anni di sonno criogenico: il mondo ha nuovamente bisogno di noi.
La
Mente Sintetica (un'intelligenza artificiale molto avanzata) ha preso il controllo del pianeta e ha rinchiuso la razza umana in un mondo immaginario privandolo, di fatto, della propria libertà. Il nostro scopo è quello di togliere il velo a questa prigione idilliaca e ridare il pieno controllo all'uomo del proprio pianeta. Vi ricordiamo infine che
30XX è localizzato in italiano.
Il gameplay di 30XX
Nell'introduzione parlavo di come alcuni sequel non facciano altro che proporre contenuti simili al primo episodio senza apportare modifiche importanti al gameplay. Alle volte questa è una buona soluzione, in altri casi ci ritroviamo con prodotti fotocopia creati solo per batter cassa. Ecco, 30XX non rientra assolutamente nella prima categoria di titoli e il
gameplay di 30XX è stato modificato pesantemente migliorando (di molto) il divertimento generale.
30XX ha avuto il coraggio di cambiare rispetto a 20XX e i risultati sono eccellenti
Ora
30XX ritrova un'anima roguelite e si stacca in modo netto dall'etichetta di "Clone di Megaman" che gli era stata affibbiata. Come ogni roguelite anche in 30XX vi troverete di fronte a livelli generati proceduralmente e con un sistema di morte e rinascita che consente al giocatore di potenziarsi più o meno lentamente a seconda del livello di difficoltà scelto. La grande novità di questo seguito è infatti da ricercarsi nella possibilità di modulare l'approccio al gioco a seconda della difficoltà scelta: se opterete per una difficoltà più bassa avrete modo di mantenere più elementi tra una morte e l'altra, numero e qualità di upgrade che diminuisce all'aumentare della difficoltà.
Pad alla mano 30XX è piacevole e risponde perfettamente ai comandi con un gameplay veloce e immediato che aveva fatto la fortuna del precedente capitolo. Peccato per qualche problema con le modalità online che ci hanno fatto penare un po' (tra disconnessioni e bug qua e la), nulla che qualche buona patch però non possa correggere. A questo giro siamo stati anche molto soddisfatti dai boss che, finalmente, offrono un livello di sfida degno di tale nome.
L'arte e la tecnica di 30XX
Anche dal punto di
vista artistico e tecnico 30XX ha fatto dei passi in avanti. Il titolo offre una direzione artistica più matura e sicura di se con un ventaglio di ambienti e avversari più vari e più rifiniti. Abbiamo molto apprezzato anche i vari biomi messi in pista dagli sviluppatori e, elemento molto importante, anche la generazione casuale dei vari livelli è decisamente ben sviluppata.
Sotto il profilo tecnico 30XX si presenta in ottima forma:
abbiamo giocato a 30XX su Steam Deck e la resa sulla piccola portatile di casa Valve è eccellente. Non abbiamo riscontrato bug significativi durante le nostre sessioni in single player, mentre nella modalità multiplayer abbiamo avuto qualche problema di troppo con disconnessioni casuali abbastanza fastidiose. Buona la colonna sonora che si sposa perfettamente col mood della produzione.