Tanto cuore e tanto gameplay
Oggi vi parliamo di un metroidvania che ha saputo catturare la nostra attenzione per via del suo stile cupo, quasi gotico ma non solo. Stiamo parlando di
Dragon is Dead, titolo sviluppato dai ragazzi di
Team Suneat e pubblicato da
PM Studios (che ringraziamo per averci fornito un codice per testare il gioco), un titolo dal grande potenziale che, per altro, ha già saputo mostrare in questa fase di
Early Access. Al momento mancano ancora dei contenuti ma fin d'ora si possono notare spunti interessanti e un grande stile. Se volete saperne di più seguiteci nella nostra
anteprima di Dragon is Dead per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Dragon is Dead
Prima di accennarvi della
trama di Dragon is Dead e del suo mondo di gioco ci teniamo a precisare che il titolo è in pieno Early Access e che quindi molte rifiniture e alcune componenti della narrazione non sono ancora considerabili complete. Se avete intenzione di giocare ora a
Dragon is Dead considerate inoltre che non potrete vedere "la fine" perchè alcuni livelli finali mancano. Questo è normale quando si parla di Early Access ma è giusto ricordarlo. Un'ultima cosa ancora prima di raccontarvi l'incipit narrativo:
Dragon is Dead non è localizzato in italiano e questo potrebbe rendere la trama non pienamente comprensibile a chi non mastica l'inglese.
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Dragon is Dead è un metroidvania votato all'azione, per certi versi ci ha ricordato
Blasphemous (se non conoscete la saga di
The Game Kitchen e
Team17 vi consigliamo di dare una letta alla nostra
recensione di Blasphemous 2), sul piano della trama però quella sviluppata dai ragazzi di
Team Suneat sembra un po' meno approfondita. Il gioco inizia sul baratro della fine di un'era: i draghi che hanno sfidato gli dei sono caduti, tranne Guernian e il leader dei
Draghi Oscuri, che ha perso tutti i suoi simili a causa degli Dei e ha abbracciato il male, sta corrompendo il mondo con la sua spaccatura. Un po' come succede nei Souls ci troviamo anche qui con un mondo in rovina e, indovinate un po' spetterà proprio a noi l'onere (
e l'onore? ndr.) di sistemare la situazione, una volta per tutte. La trama prosegue in modo abbastanza lineare ma non per questo poco interessante, certo, al netto di un paio di colpi di scena interessanti non abbiamo visto molto ma comunque rappresenta sicuramente qualcosa di più di un mero pretesto per proseguire nell'avventura.
Il gameplay di Dragon is Dead
Ma se la trama è da considerarsi sufficiente è nel gameplay che il titolo da il meglio di se. Il
gameplay di Dragon is Dead è caratterizzato da un sistema di combattimento dinamico e coinvolgente. Il giocatore può scegliere tra una vasta gamma di armi e abilità, personalizzando il proprio stile di gioco in base alle preferenze personali. Un altro aspetto degno di nota è il sistema di progressione del personaggio. Il giocatore può migliorare le abilità del protagonista attraverso un albero delle abilità ben strutturato, che permette di specializzarsi in diverse discipline, come la magia, il combattimento ravvicinato o l'uso di armi a distanza. Questa flessibilità offre una grande varietà di approcci al gioco, aumentando la rigiocabilità e mantenendo alta l'attenzione del giocatore.
Dragon is Dead è un titolo dal grande potenziale, uno dei classici giochi da "tenere d'occhio"
Purtroppo però, non tutto è perfetto nel gameplay di
Dragon is Dead. Alcuni controlli possono risultare poco reattivi, soprattutto durante i combattimenti più concitati, causando frustrazione. Inoltre, la difficoltà del gioco deve essere ancora ben bilanciata, con picchi improvvisi che possono scoraggiare i giocatori meno esperti. Anche la gestione dell'inventario è migliorabile, risultando spesso macchinosa e poco intuitiva, specialmente nelle fasi avanzate del gioco, quando l'accumulo di oggetti diventa considerevole. Al netto di questo però
Dragon is Dead è divertente, veloce e reattivo nonchè punitivo quanto basta per soddisfare il giocatore e, al contempo, impegnarlo.
L'arte e la tecnica di Dragon is Dead
La direzione artistica di Dragon is Dead è chiaramente uno dei suoi punti di forza. Il richiamo ai grandi big del genere dark fantasy è evidente (alcuni nemici ricordano davvero molto (
ma molto eh! ndr.) alcuni avversari incontrati in altri titoli ma la resa generale della produzione è davvero di ottimo livello. I ragazzi dei
Team Suneat hanno saputo creare un contesto molto interessante e dare vita ad ambienti e personaggi davvero evocativi.
Non mancano purtroppo i bug, come molto spesso accade negli Early Access, anche in questo caso il titolo necessita di ulteriori rifiniture ma, lo ripetiamo, è tutto normale. In compenso possiamo rassicurare i possessori di
Steam Deck visto che, durante le nostre partite, non abbiamo riscontrato grossi problemi (al netto appunto, dei bug già citati). Buona anche la colonna sonora e la componente audio in generale.