Tornano le corse futuristiche che ci hanno fatto impazzire su PC un anno fa. La versione per XBOX One e Playstation 4 sara' all'altezza della produzione PC?
Sembra ieri quando su queste pagine virtuali scrivevamo la recensione di Redout, titolo di corse futuristiche tutto italiano, lanciato dai promettenti ragazzi di 34BigThings. Di acqua ne è passata sotto i ponti e, dopo aver preso glorie dalla critica nazionale e internazionale, abbiamo visto passare Redout anche nel video della conferenza di Nintendo, grandi momenti non c’è che dire.
Oggi, a distanza di anno siamo qui a parlarvi di Redout: Lightspeed Edition e di come il titolo degli sviluppatori torinesi si presenta su XBOX One e Playstation 4. Ma ora procediamo con la nostra recensione!
Se c’era una cosa che ci aveva positivamente colpito di Redout a suo tempo era nella quantità di contenuti che il titolo di 34BigThings metteva sul piatto. Già dal suo lancio il racing game arcade futuristico proponeva una modalità campagna corposa e varia, una modalità a corsa singola e una modalità multiplayer che permettevano ai giocatori di passare ore e ore davanti allo schermo senza il rischio di cadere nel girone della noia. Beh con Redout Lightspeed Edition le cose sono ancora migliorate, questa versione include infatti tutte le patch e i contenuti aggiuntivi che gli sviluppatori hanno aggiunto in questo anno per la versione PC del titolo.
Come sempre il nostro consiglio è quello di iniziare con la modalità campagna così da prendere dimestichezza con i comandi e con le piste e affrontare il gioco ad una difficoltà crescente. Ovvio che la partita in spalti screen con l’amico è sempre un’opzione valida, divertente e dannatamente addictive.
Ai tempi della recensione di Redout avevamo provato il titolo sia con la tastiera che col pad e avevamo preferito di gran lunga la seconda opzione. Ora che abbiamo provato Redout: Lightspeed Edition su XBOX One non possiamo che confermare quanto di buono già detto nel precedente articolo.
I comandi sono mappati ottimamente e guidare questi bolidi che volteggiano a mezz’aria è indubbiamente divertente, ma è con un minimo di pratica che Redout sprigiona il suo potenziale in modo eclatante. E’ quando avrete preso dimestichezza con l’utilizzo dell’analogico destro per virare leggermente in curva e guadagnare preziosi centesimi di secondo o quando, con una leggere impennata della punta del velivolo eviteremo di “toccare” la pista e quindi danneggiare la navetta.
Redout presenta un gameplay arcade frenetico e immediato ma non per questo meno tecnico di quanto una prima occhiata possa suggerire. Proseguendo nella modalità campagna vi renderete infatti conto di quanto sia fondamentale sfruttare ogni piccolo trucco, ogni piccolo dettaglio per racimolare posizioni o preziosi secondi e portare a casa la vittoria e, perché no, il proprio record personale. Le modalità di gioco sono le stesse già presenti nel titolo originale, le gare non sono infatti tutte uguali ma le condizioni di vittoria cambiano a seconda della tipologia, può venire chiesto di tagliare primi il traguardo (o arrivare comunque tra i primi tre), altri casi ad ogni giro l’ultimo della corsa verrà eliminato (con conseguente game over per il malcapitato), altre corse prevedono gare di pura velocità e così via.
Insomma di carne al fuoco ce ne è molta, anche per i palati più fini e per chi cerca sempre grande varietà nel gameplay. Oltre a tutto questo ben di Dio, Redout vi offre anche la possibilità di correre con diverse classi di velivoli, dalle classi più semplici da pilotare fino ai bolidi meno maneggiabili. Ogni veicolo ha inoltre le proprie caratteristiche specifiche con modelli che puntano tutto sulla velocità a discapito della manovrabilità ad esempio, ad altri che invece fanno dell’accelerazione il loro punto forte. Oltre alle caratteristiche base potrete modificare i mezzi a disposizione ed equipaggiarli con dei power up attivi o passivi.
Non conviene che vi abituiate ad utilizzare solo un determinato tipo di astronave però perché Redout vi proporrà anche delle sfide con dei mezzi già selezionati e li dovrete dimostrare tutte le vostre doti di pilota per portare a casa la partita. Ultima considerazione per quello che riguarda il gameplay, occhio sempre alla barra della “salute” posta sulla nostra sinistra, nella foga della corsa infatti potresti non rendervi conto di quanto quegli impercettibili urti, quella sponda sull’avversario per fare il sorpasso all’ultimo momento in curva vadano ad incidere sulla salute ma, una volta arrivata allo zero la distruzione dell’astronave vi recherà una perdita di tempo difficilmente colmabile in una partita.
Dal punto di vista artistico e tecnico Redout: Lightspeed Edition riprende quando di ottimo già avevamo visto nel titolo originale e lo porta senza grosse modifiche anche sulle console casalinghe. L’Unreal Engine che muove il tutto si comporta molto bene e, salvo sporadici rallentamenti nelle zone più “cariche” di strutture o effetti speciali, riesce a mantenere costanti i 30 fps regalando una sensazione di guida piacevole e frenetica come vuole trasmettere il gioco.
Lo stesso discorso visto per la quantità di veicoli e modalità lo si può fare per le piste che variano da ambientazioni egiziane/futuristiche a basi spaziali fino alle foreste abruzzesi, riviste e modificate per l’occasione ma sicuramente piacevoli da giocare.
Inoltre vedere su un titolo di questa portata dei territori italiani non fa che legare ancora di più questo titolo al belpaese. La colonna sonora è sempre carica, adrenalina e ritmata come dovrebbe essere in un titolo del genere e spesso e volentieri sarà proprio quest’ultima a spronarvi e a ritentare l’ennesimo sorpasso andato male.
Redout: Lightspeed Edition si conferma come il re indiscusso delle corse futuristiche di questa generazione. Per chi rimpiangeva Wipeout non potrà che trovare conforto nella produzione di 34BigThings. Con questa nuova versione per console casalinghe il team torinese si è imposto come leader del settore ed ora non possiamo che attenderli al varco con la versione per Nintendo Switch aspettando trepidamente di metterci sopra le mani.
Trama 7.00
Gameplay 9.00
Arte e tecnica 8.50
divertente e immediato
ripetitivo