E falcia e rifalcia
Ok, chi ha un po' di anni sulle spalle ha ben impresso nella propria memoria le notti insonni passate tra mouse e tastiera nei cupi dungeon di
Diablo, il titolo
Blizzard ha saputo in un certo senso creare un genere a se stante, o per lo meno rappresentarlo nella sua parte più pura. Unendo una crescita del personaggio in stile RPG ma tagliando di molto su dialoghi e storia a se il titolo della casa che ha dato i natali a
Warcraft ha saputo calamitare l'attenzione di tantissimi giocatori con il suo gameplay fresco e frenetico.
Con l'avvento del digital delivery sono stati tanti gli sviluppatori che hanno proposto soluzioni più o meno riuscite sul mercato che utilizzano la stessa formula magica, oggi parliamo di
Victor Vran dei bulgari
Haemimont Games che hanno saputo ritagliarsi una buona fetta di appassionati e oggi vi spieghiamo il perchè.
Di mostri, demoni et similia
La trama di
Victor Vran non è certo il punto più alto raggiunto dal gioco, l'incipit che ci viene proposto non si distacca infatti di molto dai canoni del genere presentando il classico regno invaso dai demoni, e noi, ultimo baluardo di salvezza siamo chiamati a farne piazza pulita e riportare l'ordine e la normalità. Il regno di
Zagoravia è sotto l'attacco di esseri mostruosi e noi, nei panni di
Victor Vran, un prode cacciatore di mostri, dobbiamo mettere fine all'invasione e salvare il regno.
L'ambientazione vittoriana dona al titolo una certa originalità e se non altro non presenta il classico fantasy presente in troppe produzioni simili. Durante la nostra avventura avremo modo di visitare diverse parti del regno passando da castelli a paludi putrescenti fino a cittadine e quartieri popolari, la cura che i ragazzi di
Haemimont Games, hanno profuso nel cercare di dare originalità al loro prodotto è tangibile.
Con nostra sorpresa la trama presenta anche di colpi di scena interessanti e viene raccontata, oltre che dai dialoghi in game, anche tramite delle storyboard disegnate a mano di buona fattura.
Alle armi!
Dal punto di vista della giocabilità
Victor Vran riesce a mostrare i muscoli, il titolo del piccolo studio di sviluppo
Haemimont Games ha introdotto delle novità interessanti per il genere. Il nostro eroe può infatti utilizzare la schivata e saltare. Queste, che possono sembrare modifiche di poco conto in realtà rendono il gameplay molto vario e diverso dai classici
Hack 'n slash in circolazione. I comandi sono inoltre molto reattivi e falciare demoni e orde di non morti è diverte e appagante.
Ben calibrato anche il loot system, che introduce (oltre un certo livello) anche un sistema di crafting che vi permetterà di variare ulteriormente l'enorme mole di oggetti e armi che avrete a disposizione. Il rischio di trovare su console (abbiamo provato la versione
XBOX One del titolo) rende giustizia al sistema di controllo e blastare nemici col pad non farà rimpiangere l'accoppiata mouse e tastiera.
Vari anche gli ambienti proposti, che riescono a catapultare il giocatore in zone interessanti e dalle tinte cupe quanto basta.
Centinaia di avversari
Il motore di gioco di
Victor Vran riesce a gestire senza grossi problemi la mole di contenuti messa a video. Certo i modelli non sono ultra dettagliati ma la resa visiva a schermo è interessante. Belli gli effetti di luce e i particellari che caricano le scene più sanguinolente e caotiche.
La direzione artistica dell'hack 'n slash di
Haemimont Games cerca (e riesce) a distaccarsi dai clichè presenti in altri titoli simili. Buona l'idea di utilizzare una ambientazione vittoriana decadente, dove le tinte horror ben si miscelano ol gore generale dell'opera. La colonna sonora del titolo fa discretamente bene il suo lavoro e riesce a creare la giusta atmosfera mentre giochiamo.