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Recensione Slain: Back From Hell - XBOX One

Slain: Back From Hell ci riporta al tempo delle console a 16 bit con una grafica in pixel art e un gameplay appagante a tempo di metal!

Metal, sangue e piattaforme

Oggi parliamo di Slain: Back From Hell, un platform bidimensionale che strizza l'occhio ai Metroid e ai gloriosi titoli dell'era a 16 bit. Con una grafica in pixel art e degli avversari agguerriti ci gettiamo in questa avventura che vede il nostro eroe combattere contro una schiera di demoni in una terra maledetta. Un vero massacro a suon di metal e colpi all'arma bianca ci faremo strada per i livelli affettando demoni come non ci fosse un domani.
Seguiteci in un mondo carico di sangue, gore e metallo!
  
 

Vedo rosso, rosso sangue

Slain: Back From Hell, non cerca di nascondere la sua natura nostalgica, fin dall'avvio del gioco si può infatti notare come Andrew Gilmour, sviluppatore dei titolo,  abbia cercato di confezionare un prodotto "a 16 bit", dallo stile alla palette cromatica, tutto ricorda i vecchi cari platform in 2D con cui eravamo soliti passare i pomeriggi di ormai più di vent'anni fa. Per rendere l'atmosfera ancora più da "cameretta anni 90" è disponibile un filtro che simula l'effetto tubo catodico sfumando i contorni proprio come i vecchi tv. Per quanto riguarda la realizzazione tecnica Slain: Back From Hell si presenta come un ottimo platform in 2D con animazioni fluide e avversari ben realizzati, nel vedere gli screenshot molti di voi potrebbero storcere il naso per la "bassa risoluzione" degli sprite ma è un elemento voluto (e indispensabile) per ricreare un gioco stile "mega drive".

Lo sviluppatore ha dimostrato una particolare maestria nell'utilizzo della pixel art, alcuni livelli sembrano infatti quadri in movimenti.
La colonna sonora del gioco si adatta perfettamente alle ambientazioni e allo stile del gameplay ed è composta da pezzi metal che scandiscono perfettamente le spadate che si tirano durante il gioco. Anche le palette cromatiche utilizzate nei vari livelli (o all'interno di parti degli stessi) sono perfetti per rappresentare un'ambientazione dark e gotica che farà gioire di metallari più duri e puri.
 

Slain: Back From Hell

Fendente, parata, fuoco!

Il gameplay di Slain: Back From Hell è tanto semplice da padroneggiare quanto appagante nel tempo. I comandi sono molto semplici e permettono azioni e risposte immediate ai colpi egli avversari. Per quanto riguarda la possibilità di fare danno abbiamo a disposizione il fendente con la spada (o con l'arma equipaggiata), un attacco magico (con numero di colpi gestito da una barra del mana dedicata). Caricando i colpi possiamo effettuare una sorta di esplosione di mana per eliminare eventuali nemici ad area per l'attacco magico o una spadata molto potente per l'attacco corpo a corpo. La parata è gestita da un tasto dedicato, se effettuata perfettamente permette un repost con danno critico. Come nella miglior tradizione in alcuni punti dei livelli sono presenti delle leve da attivare per permettere al nostro eroe di raggiungere luoghi segreti o altrimenti irraggiungibili.
 
Slain: Back From Hell è un titolo che richiede un minimo di dimestichezza con il pad e un po' di pazienza per essere padroneggiato a dovere, se da una parte è vero che il gameplay presentato è semplice e immediato, è altrettanto vero che in alcuni frangenti può risultare frustante (quando per esempio morirete per aver fatto un passo un millimetro più avanti di quanto avreste dovuto). Parola d'ordine pazienza quindi, anche perchè non dovrete fortunatamente rifare tutto il livello in caso di morte, ma potrete ripartire da dei checkpoint ben disposti per i vari stage. Il livello di difficoltà del titolo è tarato su standard un po' differenti da quelli odierni,


Slain: Back From Hell

Rigirarsi nella tomba

La storia di Slain! Back From Hell è un banale pretesto per permettervi di affettare demoni e creature demoniache di ogni sorta. In sostanza Bathoryn, un vecchio guerriero barbuto viene risvegliato dal suo millenario sonno per purificare i regni dal male che è tornato a impregnare la terra.
 
Ci troviamo quindi nei panni di un guerriero particolarmente incazzato per essere stato svegliato e furioso per come è stato ridotto il mondo in sua assenza.
La trama non è ovviamente il motivo principale per cui giocare Slain: Back From Hell e va considerata anch'essa un tributo ai vecchi titoli coin op o dell'era a 16 bit.
 
Slain: Back From Hell

Slain: Back From Hell

Slain: Back From Hell è un action platform di cui avevamo bisogno. Il gameplay semplice e immediato, unito ad una difficoltà mediamente alta ci hanno riportato agli albori dei videogiochi dove le skill contavano davvero. La grafica in pixel art è realizzata con grande cura dei particolari e con un proprio stile predefinito. Un acquisto obbligato per chi vive (o viveva) di pane e metal e per chi adora i metroidvania style.
La passione che Andrew Gilmour ha messo nella realizzazione del titolo trasuda da ogni singolo pixel.

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Trama 7.00

Gameplay 8.50

Arte e tecnica 7.50

Pro:

gameplay molto classico ma efficace

colonna sonora metal!

Contro:

non adatto a tutti

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