Nel futuro piove sempre
"Nel futuro piove sempre perchè pioveva in
Blade Runner", questa frase l'aveva detta il mio professore di italiano tanti anni fa e stava a significare una cosa molto semplice: certe produzioni influenzano (o creano) un genere a se, che si tratti di film, videogiochi o pittura.
E' successo con un genere molto in voga in questo momento, i "rogue-like" giochi che si ispirano all'ormai antico
Rogue.
Neon Chrome è un
rogue-like strutturato come un
twin-stick shooter, abbiamo infatti elementi fondamentali del genere come il
permadeath, la generazione procedurale dei livelli e l'avanzamento stile RPG e un controllo con doppio stick per sparare e muoversi.
Continuiamo nella nostra recensione per approfondire i vari argomenti, perchè di carne al fuoco ce n'è molta!
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Blade Runner
Neon Chrome è ambientato in un futuro distopico, cyber punk, dove neon e automi sono onnipresenti, un futuro dove l'umanità è racchiusa in enormi palazzi e ogni edificio ospita milioni di persone. La razza umana è cresciuta, e con lei l'inquinamento, muoversi per strada è ormai impossibile senza utilizzare speciali attrezzature o veicoli.
Ogni grattacielo è dotato di tutto quello che serve per rispondere ai bisogni dell'uomo, dai supermercati, ai posti di lavoro ai luoghi di divertimento fino ad arrivare alle caserme dell'esercito.
Noi impersoniamo uno (o meglio migliaia) di soldati addormentati criogenicamente e veniamo svegliati da un nemico che minaccia il nostro edificio, il
Neon Chorme. All'inizio della partita scegliamo quindi la classe di appartenenza del nostro personaggio e cominciamo la nostra scalata verso la vetta del grattacielo e la risoluzione definitiva del problema.
C'è vita dopo la morte?
Come in ogni
rogue-like che si rispetti, anche in
Neon Chrome ogni morte che affronteremo terminerà la nostra partita, se il nostro personaggio muore è eliminato per sempre e dobbiamo ricominciare tutto da capo con un nuovo PG. Questo può sembrare scoraggiante e deprimente, ma i ragazzi di
10tons hanno trovato dei piccoli escamotage per evitare di far diventare il loro titolo il più frustrante nel panorama videoludico.
Ogni nuovo personaggio eredita infatti gli avanzamenti di livello del suo predecessore e tutte le scorciatoie che i soldati prima di lui hanno trovato. Questo permette al giocatore di "utilizzare" la morte con una nuova rinascita, con un nuovo PG che partirà praticamente da dove era morto il precedente (almeno a livello di statistiche), oltre al fatto che anche il giocatore ha aggiunto esperienza alla sua partita.
Il titolo si gioca come un twin-stick shooter, comandiamo il nostro personaggio e la sua potenza di fuoco con i due analogici e con i grilletti spariamo e lanciamo bombe.
Abbiamo anche la possibilità di interagire con gli elementi dello scenario per, ad esempio, guadagnare crediti o aprire casse. Ogni livello di
Neon Chrome è generato proceduralmente, il sistema che gestisce la creazione dei vari piani è ben realizzato e riesce a presentare sempre ambienti diversi ad ogni partita. I livelli, oltre che generati casualmente, sono in parte distruttibili dal giocatore che ha la possibilità di abbattere alcuni muri o distruggere vetrate per crearsi dei percorsi alternativi. Questi due meccanismi rendono il gioco decisamente vario e mai uguale a se stesso.
Neon e fumo
Neon Chrome mostra un motore grafico in grado di gestire senza grossi problemi tutti gli elementi a schermo, tra avversari ed esplosioni senza evidenziare rallentamenti.
La parte tecnica del titolo non fa certo gridare al miracolo, ma svolte perfettamente il suo lavoro permettendo un gameplay frenetico senza batter ciglio. Molto ben realizzati gli effetti di luce e la distruttibilità ambientale di alcuni elementi strutturali.
Ottimo il lavoro svolto dai ragazzi di
10tons anche dal punto di vista artistico, il titolo presenta un background futuristico/cyberpunk interessante con scelte cromatiche e stilistiche ampiamente condivisibili. Musiche ed effetti sonori chiudono il quadro di un comparto tecnico e artistico solido ed efficace.