Il ritorno
Era il 2006 quando faceva la sua comparsa su XBOX 360 un titolo che avrebbe cambiato per sempre il mondo dei videogiochi e forse tutta la precedente generazione di console:
Gears Of War.
Epic Games presentava al mondo un nuovo concetto di action game, basato su un universo carismatico un gameplay innovativo basato sulle coperture e una grafica fuori parametro. A distanza di dieci anni tocca a
The Coalition portare il pensate fardello della saga e lo deve fare con il quarto (quinto se si considera anche lo spin off di
Gears Of War Judgment) capitolo:
Gears Of War 4. Alla fine, tra COG, tempste di vento e lo Sciame è arrivata anche la nostra recensione di
Gears Of War 4.
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C'era una volta
Per i
The Coalition,
Gears of War 4 è un po' come Star Wars Episodio VII per J.J. Abrams, da una parte la voglia di innovazione è tanta, dall'altra la tentazione di rimettere le mani su un nuovo classico capitolo di
Gears Of War è forte. Lo diciamo subito e lo diciamo chiaramente,
The Coalition ha fatto un lavorone, riuscendo ad accontentare entrambe le fazioni, sia chi cercava "novità" che chi invece voleva un ritorno alle origini.
Gears of War 4 inizia con un ritorno al passato, in senso stretto, torneremo a combattere in una missione delle
Guerre Pendulum e sul campo di battaglia durante il
Giorno dell'Emersione. Questa introduzione aiuta i neofiti a prendere confidenza con i comandi e con le meccaniche di gameplay base, e per i veterani a riassaporare un po' del vecchio e sempre amato look & feel della produzione
Epic Games.
Non vogliamo rovinarvi la sorpresa perciò nella recensione non parleremo della trama, vi basti sapere che i fatti narrati si svolgono diversi anni dopo
Gears Of War 3 e che il protagonista di questo nuovo episodio è JD Fenix, figlio dell'eroe
Marcus Fenix.
Chi più ne ha più ne metta
Gears Of War 4 mette sul piatto un sacco di contenuti, dalla campagna single player affrontabile in coop con gli amici, fino alla classica modalità multiplayer passando per la nuova Orda che si presenta in questa incarnazione alla sua versione 3.0.
Durante i cinque atti che compongono la campagna, per una durata circa di una decina d'ore, ritroviamo il classico gameplay alla Gears Of War con fasi alternate di esplorazione e combattimenti. Torna prepotentemente il sistema di coperture che reso celebre la serie, con le stesse meccaniche viste nei precedenti capitoli e qualche piccola aggiunta come la possibilità di saltare gli ostacoli in corsa o di prendere gli avversari dall'altra parte della copertura e portarli a se per finirli.
La grossa novità la troviamo nella modalità
Orda 3.0 come la divisione in classi dei giocatori e l'inserimento del Fabbricatore, una scatola gigante che ci permette di costruire delle difese per aiutarci nel combattimento, ma il Fabbricatore ha bisogno di energia per poter funzionare e possiamo recuperare questa energia uccidendo le orde di avversari che tenteranno di farci la pelle.
Il comparto multiplayer di
Gears Of War 4 mostra i muscoli mettendo a disposizione dei giocatori 8 diverse modalità di gioco, dalle modalità standard fino alle competitive per i più esigenti.
Suoni e colori da Sera
Tecnicamente parlando
Gears Of War 4 non delude le aspettative e presenta anzi un
Unreal Engine in gran spolvero. Il motore grafico lavora in due diverse modalità a seconda che stiamo giocando in multiplayer o in single player. Nella campagna il motore gira a 1080p fluidi a 30 fps per garantire una resa visiva di prim'ordine (e dobbiamo dire che centra alla grande il bersaglio), mentre gira a 1080p e 60 fps in multiplayer per garantire una grafica più fluida. I 60 fps in multi sono un boost molto importante e questo aiuta di molto la frenesia delle partite.
La colonna sonora di Gears Of War4 è stata curata da
Ramin Djawadi, noto ai più per aver curato la colonna sonora della serie tv del Trono di spade. Così come sotto il profilo visivo anche quello sonoro non delude le (alte) aspettative che i fan della serie avevano per il titolo.
Non solo la grafica è tecnica eccezionale, ma la direzione artistica risulta ispirata e di continuità con la serie.
Gears of War 4 non annovererà certamente un'art direction delle più originali ma va premiata l'indiscussa fedeltà al background di tutta la saga.